Cobat: 154.000 tonnellate di rifiuti trasformati in risorse riciclabili.

Cobat: 154.000 tonnellate di rifiuti trasformati in risorse riciclabili.

Cobat: 154.000 tonnellate di rifiuti trasformati in risorse riciclabili.

ROMA (ITALPRESS) – Sono stati presentati oggi a Roma, presso Palazzo Grazioli, i risultati dei Consorzi Cobat che dimostrano un impegno crescente verso l’economia circolare. L’evento, supportato da Globe Italia, ha messo in luce tre filiere integrate e un aumento significativo della base sociale. “I Consorzi Cobat sono un sistema virtuoso; le strutture consortili sono fondamentali per far evolvere l’economia circolare”, ha sottolineato Laura D’Aprile, Capo Dipartimento Sviluppo Sostenibile del MASE.

Risultati Raggiunti e Crescita del Settore

Il modello consortile si è rivelato efficace per l’Italia, che si posiziona tra i leader in Europa nel recupero e riciclo dei rifiuti. Dati Eurostat indicano un tasso di uso circolare dei materiali pari al 20,8%, quasi il doppio della media europea. Inoltre, secondo la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, l’85,6% dei rifiuti trattati in Italia risulta riciclato, ponendola al primo posto in UE.

Nonostante gli ottimi risultati, le sfide rimangono. È fondamentale allinearsi alle direttive europee, migliorare la raccolta, rafforzare la tracciabilità delle filiere e diminuire la dipendenza dalle materie prime vergini. In questo contesto, i Consorzi Cobat hanno presentato i Bilanci di Sostenibilità 2024, per la prima volta con una lettura integrata delle filiere di RIPA (pile e accumulatori), RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) e TYRE (pneumatici fuori uso).


L’evento ha ospitato relatori di spicco, come Michele Zilla, Presidente di Consorzi Cobat, e rappresentanti di diverse istituzioni, che hanno discusso il valore dei consorzi come volano per lo sviluppo. Michele Priori, Direttore Generale di Consorzi Cobat, ha enfatizzato come il Bilancio di Sostenibilità rappresenti l’inizio di un percorso condiviso, evidenziando l’impegno collettivo di soci, istituzioni e partner.

Numeri e Obiettivi Futuri

I dati del 2024 sono significativi. Sono state raccolte oltre 154 mila tonnellate di prodotti giunti a fine vita, con un aumento della partecipazione nei consorzi: +22% RIPA, +21% RAEE e +33% TYRE. “Questo Bilancio di Sostenibilità integrato non è solo un esercizio di trasparenza, ma segna un passo importante verso un’economia circolare più giusta e inclusiva”, ha dichiarato Michele Priori.

Cobat RIPA ha raggiunto 88.627 tonnellate di pile e accumulatori esausti, con un incremento del +35% rispetto al 2023. La raccolta ha riguardato principalmente batterie da veicolo e industriali, evidenziando la centralità della filiera per il recupero di materie critiche e per la sicurezza ambientale. “La nostra raccolta è un segno tangibile della responsabilità verso il futuro”, ha sottolineato David Viva, Direttore Generale di Cobat RIPA.


Per quanto riguarda Cobat RAEE, sono state raccolte 27.591 tonnellate di rifiuti elettronici, dimostrando una crescita continua. Le categorie di rifiuti più raccolte includono l’elettronica di consumo e il freddo e clima, contribuendo così a ridurre l’impatto ambientale e valorizzare i metalli preziosi. “Innovazione e sostenibilità sono la chiave per affrontare questa sfida”, ha commentato Valentina Negri, Direttore Generale di Cobat RAEE.

Cobat TYRE, infine, ha superato i target ministeriali con 38.377 tonnellate di pneumatici fuori uso, statisticamente rappresentando oltre il 111% del target. La Lombardia rimane la regione con il maggiore volume di raccolta, ma anche le performance del Sud Italia mostrano un miglioramento notevole. “La filiera PFU può diventare un motore di innovazione e sostenibilità”, ha affermato Francesco Massaro, Direttore Generale di Cobat TYRE.

I Consorzi Cobat hanno dimostrato che la responsabilità sociale e ambientale può trasformarsi in opportunità economiche. “Le nuove normative europee e il rafforzamento della tracciabilità dei materiali sono solo alcune delle sfide che dobbiamo affrontare”, ha concluso Michele Zilla, Presidente di Consorzi Cobat. L’approccio integrato e flessibile delle filiere consortili rappresenta un fattore cruciale per il futuro dell’economia circolare in Italia.

Per ulteriori informazioni e approfondimenti, è possibile consultare i report ufficiali dei Consorzi Cobat o visitare il sito di Globe Italia.

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