Collaboratori del Dirigente Scolastico: Fiduciari Senza Poteri Gerarchici e Concorsi Infruttuosi
Il dibattito sull’introduzione del Middle Management nelle scuole italiane continua a suscitare interesse e divisioni tra i vari sindacati. L’obiettivo è quello di conferire un riconoscimento formale e funzionale ai collaboratori dei dirigenti scolastici che, fino ad oggi, hanno operato con compensi accessori, prevedendo quindi un’equa considerazione anche in termini di stipendio tabellare.
Il Middle Management Scolastico: Un Nuovo Ruolo
Il Middle Management scolastico rappresenterebbe una figura intermedia tra il dirigente scolastico e il corpo docente, simile a quella che esiste nelle aziende private. Tale funzione permetterebbe ai collaboratori del dirigente di avere poteri gerarchici, contribuendo così all’organizzazione e al funzionamento operativo della scuola. Questa nuova struttura gerarchica si andrebbe a sovrapporre all’attuale sistema, dove i membri del Collegio dei docenti sono tutti considerati sullo stesso piano giuridico, con differenziazioni stipendiali esclusivamente basate sull’anzianità.
Attualmente, i collaboratori del dirigente scolastico ricevono un compenso tabellare, e in molti casi, sono assegnati a posti di potenziamento. Sebbene ciò consenta loro di percepire un compenso accessorio tramite il Fondo di Istituto, le somme possono variare notevolmente, raggiungendo anche i 10.000 euro, ma difficilmente scendono sotto i 2.000 euro.
Le posizioni sindacali sui temi del Middle Management sono contrastanti. Sindacati come Cisl Scuola, Snals e Anief sono favorevoli, mentre Flc CGIL, Uil Scuola Rua e Gilda degli Insegnanti si oppongono a questa introduzione nel CCNL scuola 2025-2027. Questa contrapposizione indica chiaramente le sfide che il nuovo contratto affronterà.
