Collaboratori del Dirigente Scolastico: Fiduciari Senza Poteri Gerarchici e Concorsi Infruttuosi
Implicazioni giuridiche ed economiche
Un aspetto critico da considerare riguarda le conseguenze fiscali e giuridiche dell’introduzione di un Middle Management. Riconoscere economicamente queste nuove posizioni richiede di riassegnare risorse, con il rischio di penalizzare l’intera categoria docente. In questo contesto, si teme la costituzione di livelli gerarchici all’interno del Collegio dei docenti, che potrebbero compromettere i principi di democrazia e collegialità caratteristici del sistema scolastico italiano.
Le critiche hanno messo in luce un’altra problematicità: l’idea che il dirigente scolastico abbia un ruolo di accusa e giudicante in un eventuale sistema di sanzioni disciplinari verso i docenti. Questo aspetto desta preoccupanti interrogativi sulla gestione delle dinamiche interpersonali tra i membri del corpo docente e il dirigente.
È importante ricordare che, secondo il decreto legge n. 95 del 6 luglio 2012, è stata eliminata la figura del docente vicario. In particolare, l’art. 14 della legge 135/2012 chiarisce che la delega di compiti da parte del dirigente non conferisce mansioni superiori o funzioni vicarie. Questo significa che un collaboratore non può dare ordini o prendere decisioni di competenza esclusiva del dirigente.
