Conti correnti: canoni base in calo, ma lievitano le commissioni sulle operazioni
Nel 2024, la gestione dei conti correnti tradizionali ha visto una diminuzione dei canoni di base e delle carte di debito, accompagnata da un aumento delle commissioni per le operazioni, con una spesa media stabile intorno a 101,1 euro. I conti online hanno registrato una riduzione dei prezzi unitari e un aumento dell’operatività, portando a una spesa media di 30,6 euro. I conti postali hanno subito un aumento sia delle commissioni sia dell’utilizzo, con spese medie salite a 71,6 euro. La spesa media ponderata complessiva è calata a 85,3 euro, influenzata dall’aumento della quota di conti online ma anche dai maggiori costi e operatività. La commissione per l’apertura di credito si è mantenuta stabile, mentre quella per l’istruttoria veloce è aumentata.
Analisi dei costi e dell’operatività dei conti correnti nel 2024 secondo la Banca d’Italia
Nel 2024 i conti correnti tradizionali hanno mostrato una riduzione dei canoni di base e delle spese per l’emissione delle carte di debito. Al contrario, le commissioni medie applicate sulle singole operazioni sono aumentate, così come è cresciuta l’operatività dei titolari di conto. Questi fattori hanno portato a una spesa media complessiva di gestione che si è mantenuta sostanzialmente stabile, attestandosi a 101,1 euro rispetto ai 100,7 euro registrati nel 2023. Questi dati sono stati resi noti dalla Banca d’Italia nell’ambito dell’Indagine sulla spesa dei conti correnti delle famiglie per il 2024.
Per quanto riguarda i conti correnti online, si è osservata una diminuzione dei prezzi unitari dei servizi offerti, accompagnata da un incremento dell’operatività degli utenti. Questo ha determinato un aumento della spesa media di gestione, che è passata a 30,6 euro, con un incremento di 1,7 euro rispetto all’anno precedente. Nei conti postali, invece, sia le commissioni unitarie sia il livello di operazioni sono aumentati, contribuendo a un rialzo della spesa media di gestione da 67,3 a 71,6 euro. Complessivamente, la spesa media ponderata per le tre tipologie di conto corrente è scesa a 85,3 euro, con un calo di 2,5 euro rispetto all’anno precedente. Tale diminuzione è dovuta principalmente alla maggiore diffusione dei conti online, che hanno fatto diminuire il costo medio di 3,6 euro, compensato però dall’aumento dei prezzi (+1,0 euro) e dall’incremento dell’operatività (+0,1 euro).
Analizzando gli strumenti di credito collegati ai conti corrente, si nota che la commissione per la messa a disposizione dei fondi (MDF) applicata all’apertura di credito è rimasta pressoché invariata, attestandosi all’1,6% del credito accordato, contro l’1,7% del 2023. Al contrario, la commissione unitaria di istruttoria veloce (CIV), applicata agli sconfinamenti e agli scoperti, è incrementata passando da 13,7 a 16,2 euro, evidenziando un aumento dei costi relativi agli utilizzi del fido bancario più rapidi.
Questi dati, forniti dalla Banca d’Italia, rappresentano un quadro dettagliato dell’evoluzione dei costi e dell’utilizzo dei conti correnti tradizionali, online e postali nel 2024, offrendo indicazioni importanti per famiglie e operatori sulle dinamiche tariffarie e operative attuali.
Andamenti della spesa sui conti correnti nel 2024 secondo l’indagine di Banca d’Italia
Nel 2024, i conti correnti tradizionali hanno mostrato una diminuzione dei canoni di base e delle tariffe associate alle carte di debito, mentre le commissioni medie applicate alle operazioni registrano invece un incremento. Parallelamente, si è osservato un aumento dell’operatività da parte dei correntisti. Questi elementi combinati hanno determinato una sostanziale stabilità nella spesa media complessiva di gestione, che si attesta a 101,1 euro, appena superiore rispetto ai 100,7 euro del 2023. I dati sono stati resi noti dalla Banca d’Italia tramite l’Indagine sulla spesa dei conti correnti delle famiglie.
Per quanto riguarda i conti correnti online, si è verificata una riduzione dei prezzi unitari dei singoli servizi offerti, accompagnata da un incremento nell’utilizzo delle operazioni bancarie. Questi aspetti hanno determinato un lieve aumento della spesa media di gestione, salita a 30,6 euro, con un incremento di 1,7 euro rispetto all’anno precedente. Anche i conti postali hanno registrato variazioni sia nelle commissioni singole, che nelle operazioni effettuate dagli utenti, portando la spesa media di gestione da 67,3 euro a 71,6 euro.
Analizzando il dato complessivo ponderato per le diverse tipologie di conto corrente, la spesa media si è stabilizzata a 85,3 euro, con un decremento di 2,5 euro rispetto all’anno precedente. Questo andamento riflette una modifica della composizione della clientela, evidenziata dall’incremento della quota di clienti con conti online, che comporta una riduzione dei costi medi di circa 3,6 euro. Si registra però un contemporaneo aumento dei prezzi medi e dell’operatività, rispettivamente di 1,0 e 0,1 euro.
Riguardo alle commissioni sui conti correnti con apertura di credito, la commissione per la messa a disposizione dei fondi (MDF) si è mantenuta stabile intorno all’1,6% del credito concesso, leggermente inferiore rispetto all’1,7% del 2023. La commissione unitaria di istruttoria veloce (CIV), applicata in caso di sconfinamenti o scoperti, ha invece evidenziato un incremento, passando da 13,7 a 16,2 euro. Questi dati confermano una tendenza alla moderazione sui costi base e un aumento mirato delle commissioni legate a specifiche operazioni.
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