Continuità garantita per Transizione 5.0 nei prossimi tre anni: il nostro impegno
Al Forum Ambrosetti di Cernobbio, il ministro Adolfo Urso ha illustrato l’andamento positivo delle misure Transizione 5.0 e 4.0, con prenotazioni che superano i 7 miliardi di euro. Ha annunciato che dal primo gennaio partirà una nuova edizione di Transizione 5.0, dotata di 4 miliardi e senza vincoli attuativi, mirata a sostenere le imprese inclusi i settori energivori, con un piano triennale per garantirne la continuità. Inoltre, sono previsti finanziamenti per le Zes, le Zls, la legge Sabatini e i contratti di sviluppo. Urso ha infine commentato la complessa gara internazionale per l’ex Ilva, aperta anche a nuovi operatori.
Le strategie per la Transizione 5.0 e le iniziative per le imprese italiane nel Forum Ambrosetti
A Cernobbio, durante il secondo giorno del Forum Ambrosetti, si è discusso dello scenario attuale e futuro delle strategie competitive al 2025. Il ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, ha illustrato i risultati raggiunti con la misura Transizione 5.0, evidenziando come l’ammontare delle prenotazioni abbia superato ogni aspettativa. Sono stati infatti richiesti 4,8 miliardi per la Transizione 5.0 e 2,3 miliardi per la Transizione 4.0, per un totale superiore a 7 miliardi di prenotazioni. Nei prossimi mesi si cercherà di definire con precisione il fabbisogno finanziario necessario per garantire i benefici alle imprese che ne hanno diritto, confermando così l’importanza di questo strumento nel sostegno alla competitività industriale.
Con uno sguardo rivolto al futuro, il ministro ha annunciato che dal primo gennaio sarà lanciata una nuova edizione della Transizione 5.0, con una dotazione iniziale di 4 miliardi di euro. Questa nuova fase sarà immediatamente operativa, grazie alla rimozione di ostacoli burocratici come i decreti attuativi e i vincoli europei che avevano in passato escluso alcune categorie di imprese, come quelle energivore. Urso ha aggiunto che, insieme ai colleghi Giorgetti e Foti, si sta lavorando per individuare le risorse necessarie che possano rendere questa misura strutturale, garantendone continuità per i prossimi tre anni.
Oltre alla Transizione 5.0, sono previste altre misure destinati al sostegno delle aziende. Il ministro ha sottolineato l’allocazione di 4 miliardi per le Zone Economiche Speciali (Zes), 300 milioni di euro per le Zone Logistiche Semplificate (Zls) e il rifinanziamento di strumenti come la legge Sabatini e i contratti di sviluppo, con l’auspicio di un loro potenziamento durante l’iter parlamentare. Questi interventi rappresentano ulteriori passi per rafforzare il tessuto produttivo italiano attraverso iniziative mirate e investimenti mirati.
Sul fronte siderurgico e la situazione dell’ex Ilva, Urso ha fatto presente che è in corso una gara internazionale per la cessione dell’azienda. Non si sono ancora espresse valutazioni nel merito, poiché operazioni di tale portata richiedono estrema delicatezza e considerazione del complesso contesto in cui si opera, segnato anche dalle difficoltà ereditate dal passato. Ha ricordato inoltre che la gara è competitiva e che rimane aperta la possibilità di nuovi ingressi, come recentemente avvenuto con l’ingresso di un operatore extraeuropeo. Questo scenario riflette la volontà di mantenere aperto il confronto per individuare soluzioni solidali e sostenibili per il futuro dell’industria italiana.
Strategie e Prospettive per la Transizione 5.0 e il Sostegno alle Imprese Italiane
A Cernobbio, durante il Forum Ambrosetti, è stato affrontato il tema delle strategie competitive per il 2025, con particolare attenzione agli sviluppi legati alla Transizione 5.0. Il ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, ha evidenziato come l’iniziativa abbia superato ogni aspettativa, con prenotazioni complessive che hanno raggiunto 7,1 miliardi di euro, di cui 4,8 miliardi destinati a Transizione 5.0 e 2,3 miliardi a Transizione 4.0. Questi numeri dimostrano un notevole interesse da parte delle imprese, che ora attendono una definizione precisa del fabbisogno finanziario da qui alla prima metà di dicembre, così da poter garantire l’accesso ai benefici previsti.
Guardando avanti, il ministro Urso ha anticipato l’avvio, a partire dal 1° gennaio, di una nuova edizione di Transizione 5.0 che sarà immediatamente operativa grazie a una dotazione iniziale di 4 miliardi di euro. Questo strumento non dipenderà da ulteriori decreti attuativi né sarà vincolato da regolamenti europei che in passato avevano escluso categorie importanti come le imprese energivore. Attualmente, con la collaborazione di Giorgetti e Foti, si sta lavorando per individuare le risorse necessarie al fine di trasformare la misura in un intervento strutturale e garantirne la continuità per i prossimi tre anni.
Nel contesto della manovra economica, Urso ha posto l’accento su altri fondi a sostegno delle imprese, come i 4 miliardi destinati alle Zone Economiche Speciali (Zes) e i 300 milioni per le Zone Logistiche Semplificate (Zls). Inoltre, mira a rifinanziare strumenti importanti come la legge Sabatini e i contratti di sviluppo, con l’obiettivo di aumentare le risorse in sede parlamentare. Questo pacchetto di provvedimenti rappresenta un quadro articolato di interventi volti a rafforzare il tessuto produttivo e a sostenere la crescita.
Quanto alla questione dell’ex Ilva, il ministro ha ricordato che è in corso una gara internazionale che rappresenta una sfida complessa, data la difficile eredità del passato e il complicato contesto in cui si inserisce l’operazione. C’è la possibilità per nuovi soggetti di partecipare, inclusi operatori extraeuropei come già avvenuto recentemente. Urso ha mantenuto un atteggiamento prudente sull’esito della gara, senza esprimere giudizi definitivi, sottolineando l’importanza di un processo competitivo per individuare la migliore soluzione possibile.
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