Costa: “Pace senza difesa è solo un’illusione per l’Unione Europea”

Antonio Costa: La voce dell’Europa nella crisi ucraina
La leadership dell’Unione Europea
Il nuovo Presidente del Consiglio Europeo, Antonio Costa, ex Primo Ministro del Portogallo, ha preso la parola in occasione della cerimonia di passaggio dei poteri a Bruxelles, il 29 novembre 2024. Costa, che succederà a Charles Michel il 1° dicembre, ha già segnato un chiaro orientamento per la sua presidenza. La sua priorità è il sostegno all’Ucraina in un momento di grande tensione geopolitica.
Nel suo intervento, Costa ha dichiarato: “Solo l’Ucraina può definire i termini di un accordo. Difendiamo il diritto internazionale e sosteniamo l’Ucraina.” Questa affermazione sottolinea la necessità di rispettare la sovranità nazionale e il diritto dei popoli a decidere il proprio destino. È fondamentale che Kiev non si senta mai sopraffatta nelle sue decisioni strategiche.
La ricerca della pace e delle garanzie di sicurezza
In un’intervista rilasciata a Repubblica, il Presidente ha anche affrontato il tema della pace: “Tutti vogliono la pace, ad eccezione forse di Putin.” Costa ha evidenziato gli sforzi messi in campo da leader mondiali come Donald Trump, per la creazione di coalizioni di sostegno a garanzie di sicurezza solide per l’Ucraina.
In questo contesto, il Presidente europeo ha espresso preoccupazione per il rischio che i negoziati di pace possano portare a un semplice cessate il fuoco: “Dobbiamo imparare che un cessate il fuoco non significa pace. La tragedia di Gaza ci insegna questa lezione.”
Questo messaggio è cruciale, poiché richiama l’attenzione sulla necessità di costruire una pace duratura e sostenibile piuttosto che un accordo temporaneo che, in ultima analisi, rischia di avvantaggiare l’aggressore.
La difesa come fondamento della pace
Secondo Costa, l’esperienza storica dimostra che “la pace vera senza difesa è un’illusione.” Le parole non sono solo una chiamata alla riflessione, ma anche un monito che sottolinea l’importanza della resilienza. "Se la pace è solo un breve cessate il fuoco, allora rischiamo solo di dare più tempo alla Russia”, ha affermato.
In questo scenario, Costa invita tutti i progressisti a difendere il rispetto del diritto internazionale e dell’integrità territoriale. “Se un paese membro permanente del Consiglio di Sicurezza dell’ONU ignora il diritto internazionale, quale messaggio inviamo a chi nel mondo non rispetta la legge?” ha continuato, sollecitando un’attenzione collettiva verso il rispetto delle normative internazionali.
Riflessioni sulla sicurezza globale
Antonio Costa non si limita ad analizzare la situazione ucraina, invece amplia la sua visione in un contesto globale. “Se vogliamo la pace non solo in Ucraina, ma nel mondo, dobbiamo garantire che il diritto prevalga e che l’aggressore non possa essere ricompensato.” Queste parole risuonano come un richiamo agli Stati membri dell’Unione europea e alla comunità internazionale perché comprendano l’importanza di un approccio unito e determinato nel difendere i diritti e le libertà delle nazioni.
Messaggi di solidarietà
Leader mondiali e politici di diverse nazionalità hanno espresso la loro approvazione per l’approccio di Costa. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha sottolineato che “la stabilità in Europa è in gioco” e ha invitato a intensificare gli sforzi per garantire un ambiente di pace e sicurezza. Allo stesso modo, il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato che “la solidarietà europea verso l’Ucraina è un segnale forte contro l’aggressione”.
Questi statement riflettono un consenso globale sull’importanza della determinazione da parte dell’Unione Europea, un sostegno a una dimensione di sicurezza collettiva potente.
Le sfide future e il ruolo dell’Unione Europea
Mentre l’Unione Europea si appresta a entrare in una nuova fase sotto la guida di Costa, le sfide rimangono molteplici. La situazione in Ucraina rappresenta solo un aspetto di una realtà internazionale complessa, in cui si intersecano interessi geopolitici, diritti umani e stabilità economica.
In conclusione, la presidenza di Antonio Costa sembra destinata a essere caratterizzata da un forte impegno per la pace e il diritto internazionale. Gli sforzi per costruire una coalizione di sicurezza per l’Ucraina e la ricerca di un approccio sostenibile alla crisi è un imperativo che l’Europa non può ignorare. La speranza è che sotto la sua guida, l’Unione Europea possa affermarsi come un baluardo di giustizia e sicurezza globale, promuovendo un futuro di stabilità.
Fonti ufficiali
- Repubblica: Intervista con Antonio Costa
- Dichiarazioni di Olaf Scholz e Emmanuel Macron.
- Documenti del Consiglio Europeo sul tema della sicurezza e della cooperazione internazionale.
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