Crollo del 22% degli artigiani in dieci anni: una crisi preoccupante del settore.

Crollo del 22% degli artigiani in dieci anni: una crisi preoccupante del settore.

Crollo del 22% degli artigiani in dieci anni: una crisi preoccupante del settore.

Negli ultimi dieci anni, l’artigianato in Italia ha registrato una diminuzione drammatica, con quasi 400.000 artigiani in meno, passando da 1,77 milioni a 1,37 milioni. Questa flessione ha colpito tutte le regioni, con le Marche e l’Umbria tra le più danneggiate. Fattori come l’invecchiamento della popolazione artigiana, l’assenza di un ricambio generazionale e la concorrenza del commercio online hanno aggravato la situazione. Alcuni settori, come il benessere e l’informatica, mostrano segni di crescita. Si stanno avviando riforme legislative per sostenere e rilanciare l’artigianato, inclusi nuovi fondi e flessibilità per le PMI.

Declino dell’Artigianato in Italia e Possibili Soluzioni

Negli ultimi dieci anni, l’Italia ha visto un drastico calo nel numero degli artigiani, ridottosi di quasi 400.000 unità, passando da 1,77 milioni nel 2014 a 1,37 milioni nel 2023. Questo rappresenta una diminuzione del 22%. Il declino ha interessato ogni regione, con le Marche, l’Umbria e l’Abruzzo tra le più colpite. Nonostante alcuni settori, come quello della casa, abbiano mostrato segni di resilienza grazie a investimenti e incentivi, il comparto artigiano continua a soffrire.

L’invecchiamento della popolazione artigiana e la mancanza di giovani interessati a queste professioni stanno creando un gap preoccupante. Il mercato potrebbe trovarsi in difficoltà nel reperire professionisti come idraulici ed elettricisti, complicato ulteriormente dal calo demografico. Inoltre, la svalutazione culturale del lavoro manuale ha allontanato molti giovani, portando a una situazione in cui le professioni tecniche vengono spesso viste come di serie B. I consumatori, adottando la cultura dell’acquisto veloce e in serie, hanno ulteriormente penalizzato l’artigianato.

Le recenti riforme legislativa potrebbero rappresentare un’opportunità per risollevare il settore. Sono previsti incentivi per le imprese alimentari, maggiore flessibilità nella creazione di consorzi e un fondo per facilitare l’accesso al credito. Queste misure, unite a un’inversione di tendenza nel modo in cui i giovani percepiscono il lavoro manuale, potrebbero ripristinare una parte del prestigio perduto dell’artigianato.

Infine, i piccoli negozi e le botteghe artigiane giocano un ruolo cruciale nei centri storici e nelle comunità locali. Tuttavia, la continua riduzione della popolazione in molte aree del Paese ha contribuito alla chiusura di molte attività. È necessario promuovere leggi che supportino la gestione delle botteghe in contesti minori per preservare la tradizione artigianale e migliorare la qualità della vita locale.

Crollo dell’Artigianato in Italia: Cause e Prospettive Futura

Negli ultimi dieci anni, il numero degli artigiani in Italia ha subito una drammatica diminuzione, perdendo quasi 400mila unità. Dal 2014 ai giorni nostri, si è passati da 1,77 milioni a 1,37 milioni di artigiani, con un calo del 22%. Anche nell’ultimo anno, la riduzione è stata significativa, con una perdita di 72mila artigiani (-5%). Le regioni più colpite includono le Marche e l’Umbria, mentre il Mezzogiorno ha visto perdite relativamente minori.

Questo declino ha interessato tutti gli ambiti, compreso il settore casa, che ha beneficiato degli investimenti legati al PNRR e del Superbonus, contribuendo a mantenere attivo un numero significativo di artigiani. Le difficoltà nel reperire professionisti come idraulici ed elettricisti sono destinate ad aumentare a causa dell’invecchiamento della forza lavoro e della diminuzione dell’interesse giovanile per questi mestieri. La scarsità di nuove generazioni pronte a intraprendere la carriera artigiana è un problema allarmante.

Oltre all’età avanzata della forza lavoro, anche le dinamiche di mercato hanno avuto un ruolo. L’aggregazione di aziende avvenuta dopo le crisi economiche ha compresso il numero di artigiani, ma allo stesso tempo ha aumentato la dimensione e la produttività delle imprese. Un altro fattore è il cambiamento nelle abitudini dei consumatori, che preferiscono prodotti di massa a quelli artigianali, contribuendo a svuotare il mercato.

Nonostante le avversità, ci sono settori che mostrano segni di vitalità, come il benessere e l’informatica, che continuano a crescere. Per rivalutare l’artigianato, è essenziale investire nell’orientamento scolastico e nel sistema di formazione. Le botteghe artigiane, essenziali per l’economia locale e l’identità culturale, potrebbero beneficiare dell’introduzione di misure di sostegno economico per stimolare la loro attività, specialmente nei centri minori.

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