Cucina Italiana: valutazione positiva per la candidatura UNESCO, un patrimonio da preservare.

Cucina Italiana: valutazione positiva per la candidatura UNESCO, un patrimonio da preservare.

Cucina Italiana: valutazione positiva per la candidatura UNESCO, un patrimonio da preservare.

La Cucina Italiana Candidata al Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO

ROMA (ITALPRESS) – Un’importante svolta per la cucina italiana: la sua candidatura alla Lista rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO ha ottenuto una valutazione tecnica positiva dagli organismi consultivi. Questo importante passo è contenuto nel dossier intitolato “La Cucina Italiana, tra sostenibilità e diversità bioculturale”. Un lavoro meticoloso portato avanti dall’Ufficio UNESCO del Ministero della Cultura, che ha unito dati, testimonianze e documentazione per valorizzare l’unicità della tradizione gastronomica italiana.

La candidatura non si limita a un singolo piatto o a una specifica ricetta, ma rappresenta un vero e proprio modello culturale condiviso. In questo contesto emerge l’importanza delle esperienze comunitarie, della scelta consapevole delle materie prime, e della convivialità del pasto. La cucina italiana si distingue anche per il suo impegno nella trasmissione dei saperi alle nuove generazioni e per il rispetto delle stagioni e dei territori. Questa tradizione alimentare si manifesta quotidianamente nelle famiglie, nelle comunità locali e tra gli italiani all’estero, creando un forte legame tra storia, cultura e identità.

Un Patrimonio Collettivo e Sostenibile

Gianmarco Mazzi, Sottosegretario del Ministero della Cultura, con delega all’UNESCO, ha sottolineato l’aspetto collettivo di questa candidatura: “La cucina italiana è una storia collettiva, scritta ogni giorno nelle case, nelle comunità e nei territori. Questo riconoscimento sarebbe un grande motivo di orgoglio per l’Italia intera.” La cucina italiana non è solo un insieme di piatti, ma è un equilibrio tra uomo e ambiente: promuove la biodiversità, valorizza le produzioni locali, favorisce il riuso degli alimenti e incoraggia consuetudini alimentari consapevoli.

Questa tradizione riflette il legame intrinseco tra i paesaggi naturali e le comunità che li abitano, incarnando la memoria, la quotidianità e la cultura dei territori. Ciò che differenzia la candidatura italiana da altri riconoscimenti gastronomici UNESCO è il suo approccio inclusivo. Celebrando un’intera tradizione culinaria quotidiana, si allontana dall’idea di un singolo rito o piatto. Nella cucina italiana si respira la “cucina degli affetti”: un modo di trasmettere memoria, cura, relazioni e identità, raccontando storie di famiglie e comunità attraverso il cibo.

Il riconoscimento della cucina italiana da parte dell’UNESCO avrebbe enormi implicazioni positive, non solo per il settore gastronomico, ma anche per la valorizzazione del patrimonio culturale italiano a livello internazionale. Attualmente, dopo aver ricevuto la valutazione tecnica positiva, il dossier di candidatura sarà esaminato dal Comitato intergovernativo per la salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO. La decisione finale è attesa durante la sessione del Comitato a New Delhi, che si svolgerà dall’8 al 13 dicembre di quest’anno. Durante questo incontro, esperti internazionali valuteranno, tra l’altro, il valore culturale della tradizione italiana, la sostenibilità delle pratiche adottate e la capacità del modello culinario di trasmettere conoscenze alle generazioni future.

Il risultato di questa iniziativa si riflette non solo nel prestigio di un riconoscimento formale, ma anche nell’impatto che potrebbe avere sulla consapevolezza globale riguardo alla cucina italiana. Un ulteriore passo per la valorizzazione di un patrimonio culturale che non è soltanto gastronomico, ma che incarna una filosofia di vita caratterizzata dal rispetto per l’ambiente, dalla sostenibilità e dalla valorizzazione delle risorse locali.

Per ulteriori dettagli e aggiornamenti sulla candidatura, sarà utile consultare i canali ufficiali del Ministero della Cultura e dell’UNESCO. La cucina italiana, quindi, non attende solo il suo futuro come patrimonio immateriale, ma vive e si evolve quotidianamente nel cuore della società italiana e nei palati di tutto il mondo.

(Fonte: Ministero della Cultura, UNESCO).

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