Dal Royal Albert Hall a Ryogoku: il Sumo sarà la sorprendente tendenza di viaggio del 2026.
Il sumo ha sempre rappresentato qualcosa di più di uno sport in Giappone. Con origini che risalgono a oltre 1.500 anni fa, è una forma di budō — arte marziale giapponese — fortemente radicata nei rituali shintoisti. Durante le competizioni si possono osservare cerimonie di purificazione, il lancio di sale per purificare il ring e battaglie che spesso si svolgono in un silenzio quasi reverenziale, interrotto solo dai sospiri del pubblico.
La nuova attenzione verso il sumo come sport sta anche influenzando l’industria turistica. Infatti, Expedia, nel suo ultimo report annuale sulle tendenze di viaggio, ha identificato “Fan Voyage” come una delle tendenze principali, segnalando un allontanamento dalle attività sportive genericamente spettacolari verso tradizioni atletiche più locali e culturalmente espressive. Questo aspetto risulta particolarmente attrattivo per i viaggiatori della Generazione Z e dei Millennial, i quali cercano esperienze che vadano oltre il punteggio finale, preferendo immergersi nell’atmosfera e nella cerimonia.
