Dazi e guerre: impatti simili a quelli della pandemia secondo Costantini

A Cagliari, il presidente Nazionale della CNA, Dario Costantini, ha presentato un protocollo con il Ministero dell’Istruzione per promuovere l’artigianato nelle scuole italiane, sottolineando come questa professione possa rappresentare una soluzione per i giovani. Costantini ha evidenziato le opportunità economiche offerte dall’artigianato, ma ha anche espresso preoccupazioni riguardo alla perdita di competenze quando gli artigiani pensionati non trovano successori. Ha affrontato le sfide dell’attuale mercato globale, caratterizzato da conflitti e dazi, e ha sottolineato l’importanza del sostegno governativo per le imprese e per gli artigiani che affrontano tali difficoltà.
Il Futuro dell’Artigianato in Italia: Opportunità e Sfide
CAGLIARI (ITALPRESS) – “Abbiamo sottoscritto un protocollo con il Ministero dell’Istruzione e del Merito per introdurre l’artigianato in tutte le scuole d’Italia. Vogliamo dimostrare ai giovani che questa professione può rappresentare una risposta significativa per il loro futuro. Attraverso l’artigianato, si ha l’opportunità di esprimere non solo le proprie abilità, ma anche le proprie emozioni nel prodotto finale.” Così ha dichiarato Dario Costantini, presidente Nazionale della CNA, durante la presentazione a Cagliari della ricerca “Sardegna al lavoro”, realizzata da CNA Sardegna.
Costantini ha approfondito le opportunità e le problematiche attuali: “L’artigianato può portare anche buone soddisfazioni economiche, poiché il tema del salario minimo non si applica ai contratti stipulati con i principali sindacati italiani. Una volta appreso un mestiere, ci si può affacciare al mondo dell’imprenditoria. Molti artigiani, ai limiti dell’età pensionabile, si trovano nella difficile situazione di dover decidere a chi lasciare la propria azienda, con il rischio di perdita di competenze preziose che hanno contribuito alla nostra crescita.”
In merito alla situazione internazionale, il presidente ha commentato: “Stiamo affrontando un contesto complesso, caratterizzato da 56 conflitti bellici in 90 paesi. La CNA è fermamente contraria alla guerra.” Ha poi menzionato la questione dei dazi: “Si stima un export diretto di 67 miliardi, ma ci sono anche 40 miliardi legati all’export indiretto, cioè prodotti lavorati all’estero e poi spediti negli Stati Uniti. Settori come l’automotive e l’agroalimentare sono particolarmente colpiti. È fondamentale che il Governo fornisca risposte su come sostenere le imprese che rischiano di perdere l’accesso a determinati mercati. Per gli artigiani che esportano verso gli USA o in aree di conflitto, si tratta di una sfida enorme, simile a quella affrontata durante la pandemia.”
(ITALPRESS)
Il Futuro dell’Artigianato in Italia: Opportunità e Sfide
CAGLIARI (ITALPRESS) – Il presidente Nazionale della CNA, Dario Costantini, ha annunciato la firma di un protocollo con il Ministero dell’Istruzione e del Merito per promuovere l’artigianato nelle scuole italiane. Durante un evento a Cagliari, ha sottolineato come l’artigianato possa rappresentare una valida alternativa per il futuro dei giovani, permettendo loro di esprimere le proprie abilità e il proprio sentimento attraverso i prodotti che realizzano. La ricerca “Sardegna al lavoro” condotta da CNA Sardegna analizza le nuove competenze richieste e le prospettive occupazionali.
Costantini ha evidenziato le potenzialità economiche del settore artigiano, sottolineando che il tema del salario minimo non riguarda i contratti conclusi con i principali sindacati nazionali. L’apprendimento di un mestiere apre a nuove strade, come la possibilità di diventare imprenditori. Con l’invecchiamento della popolazione artigiana, si rischia la perdita di competenze fondamentali, poiché molti artigiani non sanno a chi affidare le proprie attività una volta giunti alla pensione.
Il presidente ha anche discusso la situazione del mercato globale, che attualmente si presenta complessa a causa dei conflitti in corso in ben 90 paesi. La CNA si è espressa contro la guerra, evidenziando le conseguenze negative che queste situazioni possono avere sulle imprese artigiane. Ha poi menzionato i dazi e il loro impatto sull’export, con 67 miliardi di euro di export diretto e ulteriori 40 miliardi di export indiretto, che riguardano componenti coinvolti nella produzione internazionale.
In questo contesto, le aziende artigiane che esportano verso gli Stati Uniti o verso paesi in guerra affrontano sfide significative. Le problematiche legate ai dazi e ai conflitti potrebbero avere ripercussioni paragonabili a quelle della pandemia, rendendo necessario un intervento concreto da parte del Governo per supportare queste realtà imprenditoriali.
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