Debito pubblico in diminuzione a luglio: Bankitalia riporta 3.056,3 miliardi di euro.
Lo scorso luglio, il debito delle amministrazioni pubbliche italiane è diminuito di 14,5 miliardi, raggiungendo 3.056,3 miliardi. Questo calo è dovuto a un avanzo di cassa di 14,2 miliardi, e a minori disponibilità liquide del Tesoro. La riduzione riguarda principalmente le amministrazioni centrali. La vita media residua del debito resta a 7,9 anni, mentre il 19,5% è detenuto dalla Banca d’Italia. Inoltre, le entrate tributarie hanno raggiunto 68,3 miliardi, segnando un incremento del 13% rispetto allo scorso luglio, con un totale di 325,6 miliardi nei primi sette mesi del 2025.
Diminuzione del Debito Pubblico e Maggiori Entrate Fiscali in Italia
ROMA (ITALPRESS) – Nel mese di luglio, i dati della Banca d’Italia segnalano una riduzione del debito delle amministrazioni pubbliche, sceso di 14,5 miliardi rispetto al mese precedente e attestandosi a 3.056,3 miliardi. Questo calo è attribuibile all’avanzo di cassa delle amministrazioni pubbliche, pari a 14,2 miliardi, e alla diminuzione delle disponibilità liquide del Tesoro, che hanno visto una contrazione di 0,2 miliardi, portandosi a 46,8 miliardi. Si registrano, inoltre, contribuiti degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e delle variazioni dei tassi di cambio, che hanno aggiunto 0,1 miliardi.
Analizzando la distribuzione per sottosettori, la flessione del debito è principalmente legata alle amministrazioni centrali, il cui debito è diminuito di 14,4 miliardi. D’altro canto, il debito delle amministrazioni locali ha visto una leggera riduzione di 0,1 miliardi, mentre quello degli Enti di previdenza è rimasto sostanzialmente invariato. La vita media residua del debito si attestava a 7,9 anni, segnalando una certa stabilità.
Nel mese di luglio, la porzione di debito in possesso della Banca d’Italia ha subito un ulteriore calo, scendendo al 19,5% dal 19,6% del mese precedente. Al contrario, a giugno, la percentuale di debito detenuta da non residenti è aumentata al 33,6%, rispetto al 33,2% di maggio. Anche la quota posseduta da altri residenti, principalmente famiglie e imprese non finanziarie, ha visto una crescita, arrivando al 14,2%.
Per quanto riguarda le entrate tributarie, nel bilancio dello Stato di luglio si è registrato un importo di 68,3 miliardi, con un incremento significativo del 13% (7,9 miliardi) rispetto a luglio 2024. Questo aumento è stato sostenuto anche da disomogeneità temporale in alcune scadenze fiscali. Nei primi sette mesi del 2025, le entrate tributarie hanno raggiunto i 325,6 miliardi, mostrando un incremento del 5,3% (16,4 miliardi) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS)
Analisi del Debito Pubblico e delle Entrate Fiscali in Italia a Luglio
ROMA (ITALPRESS) – Nel mese di luglio, secondo i dati forniti dalla Banca d’Italia, il debito delle amministrazioni pubbliche ha registrato una diminuzione di 14,5 miliardi rispetto al mese precedente, raggiungendo un totale di 3.056,3 miliardi. Questa riduzione è attribuita all’avanzo di cassa delle amministrazioni pubbliche, che ammonta a 14,2 miliardi, e alla contrazione delle disponibilità liquide del Tesoro, scese di 0,2 miliardi a 46,8. Inoltre, la variazione è influenzata dagli scarti e dai premi associati all’emissione e al rimborso, dalla rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e dalle fluttuazioni dei tassi di cambio, con un impatto di 0,1 miliardi. La diminuzione del debito interessa principalmente le amministrazioni centrali, la cui cifra è calata di 14,4 miliardi, mentre le amministrazioni locali hanno visto una riduzione di 0,1 miliardi e gli Enti di previdenza hanno mantenuto valori stabili.
La vita media residua del debito continua a mantenersi invariata a 7,9 anni. La quota di debito detenuta dalla Banca d’Italia è scesa al 19,5%, rispetto al 19,6% del mese precedente. Nel giugno 2025, dato più recente disponibile, la porzione di debito in mano ai non residenti è cresciuta fino al 33,6%, mentre quella detenuta da residenti — principalmente famiglie e imprese non finanziarie — ha raggiunto il 14,2%, in aumento dal 14,1% di maggio.
In termini di entrate tributarie, a luglio, sono state contabilizzate 68,3 miliardi, rappresentando un incremento del 13% rispetto a luglio del 2024, pari a 7,9 miliardi in più. Questo aumento è sostenuto, in parte, da alcune scadenze di versamento con dinamiche temporali disomogenee. Nei primi sette mesi del 2025, il totale delle entrate tributarie ha raggiunto 325,6 miliardi, segnando un aumento del 5,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un incremento di 16,4 miliardi.
Queste evidenze indicano una gestione positiva delle finanze pubbliche, segnando progressi significativi nel risanamento del debito e nell’incremento delle entrate fiscali, elementi fondamentali per la stabilità economica del paese.
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