Decreto Energy Release 2.0 approvato: un passo avanti verso la transizione energetica europea.
Ilministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, ha presentato un decreto che modifica il meccanismo dell'”Energy Release”, frutto del dialogo con la Commissione Europea. Questa nuova misura prevede l’anticipazione di energia a prezzi calmierati per le industrie energivore, in cambio dell’impegno a sviluppare impianti rinnovabili nei prossimi venti anni. Il decreto introduce una procedura competitiva per selezionare i soggetti coinvolti e include misure per evitare sovra-remunerazioni. Il ministro sottolinea l’importanza di questa iniziativa per sostenere la competitività industriale e garantire la sostenibilità economica, senza compromettere le assegnazioni già effettuate.
Nuove Misure per l’Energy Release: Il Ministro Pichetto Fratin Illustra il Decreto
Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha presentato oggi in aula presso la Camera dei Deputati il decreto che modifica il meccanismo dell’“Energy Release”. Questa nuova iniziativa arriva dopo un dialogo con la Commissione Europea, che ha inviato all’Italia una lettera di conforto ritenendo la misura compatibile con il diritto europeo, a condizione di apportare alcune modifiche.
La legge, già emanata nel corso del 2024, prevede l’anticipazione di energia a prezzo calmierato per i settori industriali ad alta consumo energetico, in cambio dell’impegno a sviluppare impianti rinnovabili. L’obiettivo è restituire l’energia anticipata nei venti anni successivi. Il nuovo decreto introduce anche una procedura competitiva per selezionare i soggetti responsabili della creazione di nuova capacità di generazione elettrica e della restituzione dell’energia.
In aggiunta, è prevista una clausola per evitare una sovra-remunerazione degli investimenti nello sviluppo di impianti a fonti rinnovabili al termine del periodo contrattuale. Ciò tiene conto dell’anticipazione triennale dell’energia a prezzo calmierato, garantendo il corretto funzionamento del mercato e proteggendo gli operatori coinvolti.
Pichetto Fratin ha dichiarato che “l’Energy Release 2.0” rappresenta uno strumento fondamentale per favorire lo sviluppo di capacità rinnovabile in Italia e rafforzare la competitività del settore industriale. Il decreto conferma un’allocazione dell’energia anticipata a 65 euro/MWh, basata sulle domande già accolte a marzo. Sarà ora presentato alla Corte dei Conti e sarà disponibile sul sito del Ministero non appena verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Nuovo Decreto sull’Energy Release: Misure per il Sostegno Economico alle Imprese
Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha presentato oggi in aula una modifica significativa al meccanismo conosciuto come “Energy Release”. Questa iniziativa segue un dialogo costruttivo con la Commissione Europea, che ha confermato l’impatto positivo della misura sul mercato energetico europeo attraverso una “confort letter”, indicando la necessità di specifiche modifiche.
Il decreto, che si basa su una normativa già emessa nel 2024, mira a garantire energia a prezzo controllato per i settori industriali con elevato consumo energetico. Queste imprese dovranno poi restituire l’energia anticipata attraverso la realizzazione di impianti rinnovabili entro vent’anni. Tale approccio non solo sostiene le aziende, ma promuove anche la transizione verso fonti energetiche più sostenibili.
Inoltre, il nuovo provvedimento introduce un processo competitivo per selezionare i soggetti responsabili della creazione di nuova capacità di generazione e restituzione dell’energia. È stata anche inclusa una clausola per evitare una possibile sovra-remunerazione degli investimenti in impianti rinnovabili alla scadenza del contratto ventennale. Questi cambiamenti sono stati studiati per mantenere un mercato energetico equilibrato e garantire la sostenibilità delle operazioni.
Pichetto Fratin ha sottolineato l’importanza dell’“Energy Release 2.0” come strumento strategico per promuovere l’innovazione nel settore rinnovabile, migliorando la competitività delle imprese, in particolare quelle più energivore. Il decreto conferma l’assegnazione dell’energia a 65 euro/MWh, e prevede un processo competitivo accessibile a vari attori. Una volta pubblicato in Gazzetta Ufficiale, sarà disponibile anche sul sito del Ministero.
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