Deforestazione: la causa principale del declino delle precipitazioni nell’Amazzonia secondo nuove ricerche.
A guardare al futuro, gli autori dello studio stimano che, se il tasso di deforestazione attuale continuerà, entro il 2035 la regione potrebbe vedere una diminuzione delle precipitazioni nella stagione secca di ulteriori 7 mm e un aumento delle temperature di 0,6°C. Il clima dell’Amazzonia potrebbe iniziare ad assomigliare a quello del Cerrado, più secco, o addirittura del semi-arido Caatinga a est. Questo cambiamento metterebbe alla prova la resilienza delle oltre 11.000 specie arboree conosciute della foresta e delle comunità che dipendono da esse. Inoltre, potrebbe indebolire le precipitazioni in zone agricole lontane, compromettendo la produzione alimentare in gran parte del Sud America.
Finora, circa il 13,2% del bioma forestale originale dell’Amazzonia è andato perduto a causa della deforestazione e di altre cause, secondo il Monitoring of the Andean Amazon Project (MAAP). Negli ultimi anni, l’area orientale della foresta ha subito perdite maggiori, con il 31% già scomparso. Recenti sviluppi evidenziano sia progressi che battute d’arresto: la deforestazione nell’Amazzonia brasiliana è diminuita del 30,6% nel 2024, ma gli incendi hanno distrutto oltre 4,6 milioni di ettari di foresta primaria. Questa situazione evidenzia come i guadagni nella governabilità possano essere rapidamente compromessi da pressioni climatiche sempre più intense e dalla lunga eredità di pessima gestione del passato.
La situazione è critica. È chiaro che il cambiamento climatico globale sta riscaldando l’Amazzonia, ma la deforestazione sta rendendola sia più calda che più secca. Il destino della foresta e dei sistemi meteorologici che dipendono da essa non è solo legato alle emissioni globali, ma anche alle scelte fatte all’interno dei suoi confini.
Fonti: Nature Communications, Monitoring of the Andean Amazon Project
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