DevAlly raccoglie 2 milioni di euro per supportare le aziende con la nuova legge europea sull’accessibilità.
Molte aziende che forniscono beni e servizi ai 450 milioni di consumatori dell’UE devono rispettare nuovi standard di accessibilità entrati in vigore a giugno. Paragonabile al GDPR, questa nuova normativa ha costretto le aziende a modificare i loro siti web, piattaforme di e-commerce e app bancarie. Nonostante esistano normative simili negli Stati Uniti, molte aziende hanno ancora molta strada da fare.
Nuove normative e reazioni delle aziende
“Una cosa che ci ha sorpreso è stata vedere aziende, anche di grandi dimensioni, rivolgersi a noi due settimane prima della scadenza dicendo: ‘Oh, non sapevamo niente di questo’”, afferma l’imprenditore irlandese Cormac Chisholm.
La sua startup, DevAlly, è tra le prime a sfruttare la tecnologia per facilitare la rilevazione di problemi di accessibilità. Inoltre, supporta le aziende nel conformarsi alle normative come l’European Accessibility Act (EAA), che prevede sanzioni significative per prodotti e servizi non conformi. I prodotti esistenti disporranno di un periodo di grazia fino al 2030 per adeguarsi.
Fondata nel 2024, DevAlly effettua controlli per rilevare barriere di accessibilità, come video privi di sottotitoli sui siti web aziendali. La startup monitora anche i problemi segnalati dai clienti, assistendo le aziende nella creazione di roadmap per le soluzioni e nella generazione di report di accessibilità.
