Differenze Chiare tra Muscolo Stirato e Muscolo Strappato: Riconosci il Dolore

Differenze Chiare tra Muscolo Stirato e Muscolo Strappato: Riconosci il Dolore

Il termine "muscolo tirato" viene spesso usato per indicare una contrattura o una contrazione...

Il termine “muscolo tirato” viene spesso usato per indicare una contrattura o una contrazione muscolare di intensità moderata, più correttamente definita come distensione muscolare. Un muscolo si può lesionare quando viene stirato, tirato o addirittura lacerato.

Distendere un muscolo significa che il tessuto muscolare ha subito una qualche forma di danno, che può variare dalla semplice tensione fino alla rottura parziale o totale. Le lesioni muscolari possono manifestarsi improvvisamente, definite acute, oppure insorgere nel tempo a causa di traumi da sovraccarico ripetuto, classificati come cronici.

Le lesioni acute generalmente si verificano in seguito a movimenti bruschi o sforzi improvvisi, mentre quelle croniche derivano da un uso eccessivo o errato dei muscoli nel tempo. Le zone più frequentemente colpite sono i muscoli della schiena e gli ischiocrurali, cioè i muscoli posteriori della coscia.

Come si diagnostica una distensione muscolare?

La diagnosi di un muscolo tirato o disteso viene effettuata dal medico attraverso un esame fisico dettagliato, valutando la forza muscolare e la mobilità. Verrà chiesto al paziente di descrivere l’evento che ha causato il dolore per capire meglio la natura dell’infortunio.

Poiché i raggi X non mostrano le strutture molli come i muscoli, queste immagini sono usate principalmente per escludere fratture o lesioni ossee associate. Nei casi più complessi o gravi, una risonanza magnetica (MRI) o una tomografia computerizzata (TC) possono essere richieste per valutare l’entità della lesione muscolare e pianificare un trattamento adeguato.


La classificazione delle distensioni è basata sulla gravità dei danni al tessuto muscolare:

  • Distensioni di Grado 1: sono lievi, con danni minimi alle fibre muscolari. Il muscolo funziona normalmente, ma possono presentarsi dolore e sensibilità.
  • Distensioni di Grado 2: coinvolgono un danno parziale consistente delle fibre muscolari. Si manifesta dolore intenso, possibile gonfiore, lividi e perdita di forza. In questo caso, un “muscolo tirato” rientra spesso in questa categoria.
  • Distensioni di Grado 3: le più gravi, in cui il muscolo può rompersi completamente, separandosi dal tendine. Il paziente può avvertire un “pop” improvviso e notare una deformazione muscolare evidente, accompagnata da dolore intenso, gonfiore, alterazioni di colore e completa perdita di funzione muscolare.

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