Differenze chiave tra vitamina K1 e K2: benefici e funzioni essenziali a confronto
Le vitamine del gruppo K sono essenziali per varie funzioni biologiche, incluse la coagulazione del sangue e la salute delle ossa e delle arterie. Le due forme principali assunte con la dieta sono la vitamina K1 (fillochinone) e la vitamina K2 (menachinoni), che, pur condividendo una struttura chimica simile, svolgono ruoli differenti nell’organismo.
Vitamina K1: funzione e fonti alimentari
La vitamina K1 si trova principalmente nelle verdure a foglia verde come spinaci, cavoli, broccoli e lattuga, oltre che in alcuni oli vegetali e prodotti lattiero-caseari. È la forma vegetale della vitamina K ed è fondamentale per la coagulazione del sangue. Grazie al suo ruolo nel processo di attivazione delle proteine coinvolte nella coagulazione, la vitamina K1 aiuta a prevenire emorragie e sanguinamenti eccessivi.
La carenza di vitamina K1 può portare a gravi problemi emorragici, soprattutto in condizioni di malassorbimento o dopo trattamenti con farmaci anticoagulanti, e rappresenta un rischio significativo soprattutto nei neonati prematuri. L’assunzione giornaliera raccomandata si aggira intorno a 80 microgrammi per le donne e 120 microgrammi per gli uomini, valori che possono variare a seconda dell’età e dello stato di salute.
Vitamina K2: il ruolo nella salute cardiovascolare e ossea
La vitamina K2 viene prodotta principalmente dalla flora batterica intestinale e si trova in alimenti fermentati come il natto (un piatto giapponese a base di soia fermentata), alcune tipologie di formaggio, yogurt, fegato e anche in integratori specifici. Questa forma di vitamina K è importante non solo per la coagulazione, come la K1, ma soprattutto per la salute cardiovascolare e ossea.
La K2 attiva proteine come la matrice Gla-proteina (MGP), che aiuta a prevenire la calcificazione delle arterie, favorendo così la loro elasticità e contribuendo a ritardare l’insorgenza dell’ipertensione. Inoltre, la vitamina K2 facilita il metabolismo del calcio, aiutando a legarlo correttamente nella matrice ossea grazie all’attivazione dell’osteocalcina, una proteina fondamentale per la densità ossea e la prevenzione dell’osteoporosi.
Non esistono valori di assunzione giornaliera universalmente concordati per la vitamina K2, ma si ritiene che circa 180-200 microgrammi siano sufficienti per sfruttare i suoi benefici.
