Difficile attrarre investimenti dai VC senza essere una startup di intelligenza artificiale.
L’Ascesa Dominante dell’AI negli Investimenti per Startup
L’Impatto dell’AI sugli Investimenti
Recenti dati di PitchBook rivelano il crescente predominio dell’intelligenza artificiale (AI) negli investimenti per startup. Il 2025 si preannuncia come l’anno in cui l’AI rappresenterà più della metà del totale degli investimenti in capitale di rischio (VC) a livello globale. Questo cambiamento segna una trasformazione senza precedenti nel panorama degli investimenti, con le tecnologie AI che stanno rapidamente conquistando l’attenzione degli investitori.
Secondo PitchBook, nel 2023 i venture capitalisti hanno già investito 192,7 miliardi di dollari in questo settore, su un totale di 366,8 miliardi di dollari, come riportato da Bloomberg. Solo nell’ultimo trimestre, l’AI ha rappresentato il 62,7% degli investimenti effettuati da VC statunitensi e il 53,2% a livello globale. Questi numeri sottolineano un cambiamento significativo nella direzione degli investimenti, evidenziando come l’AI stia diventando la direzione preferita per gli investitori.
Investimenti Concentrati su Grandi Nomi
La maggior parte dei capitali investiti è destinata a nomi di spicco come Anthropic, che ha recentemente annunciato un round di finanziamento di Serie F da 13 miliardi di dollari a settembre. Discorso a parte merita il fatto che, nonostante la crescita degli investimenti in AI, il numero di startup e fondi di venture capital che riescono a raccogliere capitali è ai minimi storici. Secondo PitchBook, sono stati raccolti 823 fondi a livello globale fino ad oggi nel 2025, rispetto ai 4.430 del 2022. Questo indica una certa selettività del mercato, dove solo i progetti più promettenti e innovativi riescono a ottenere finanziamenti.
Inoltre, il panorama degli investimenti si sta biforcando. Come ha affermato Kyle Sanford, direttore della ricerca di PitchBook, intervistato da Bloomberg, il mercato sta diventando “biforcato” dove “sei nel settore dell’AI, o non lo sei,” e “sei un grande gruppo, o non lo sei”. Questa affermazione illustra chiaramente come solo le aziende con una forte presenza nell’AI riescano a attrarre capitali, mentre altre realtà potrebbero trovarsi in difficoltà.
