Docenti over 67: necessaria pre-pensione e contratto distinto dagli Ata, afferma Castellana (Gilda)
Il 23 dicembre è stato firmato definitivamente il Contratto Collettivo Nazionale 2022/2024 per l’Istruzione e Ricerca. Questa intesa avrà un impatto su quasi 1,3 milioni di lavoratori, soprattutto insegnanti e personale ATA. La nostra redazione de ‘La Tecnica della Scuola’ ha intervistato Vito Carlo Castellana, leader della Gilda degli insegnanti, per analizzare questo nuovo accordo.
Il Commento sul Contratto Firmato
Il commento di Castellana sul contratto è chiaro e diretto: “Siamo consapevoli che non si tratta di un accordo in grado di recuperare il potere d’acquisto perduto. Non riusciamo a restituire ai lavoratori della scuola gli stipendi che meritano.” Questo accordo, secondo Castellana, segna l’ennesima fase nella “gabbia salariale” che affligge il settore della scuola, dove il sistema attuale di contrattazione rende difficile il pieno recupero del salario.
Castellana esprime la necessità di una contrattazione separata per i diversi gruppi all’interno della scuola e sottolinea come attualmente, sotto un’unica categoria, i docenti e il personale ATA continuino a subire danni economici. Un esempio è dato dai dirigenti scolastici, che godono di un’area contrattuale separata. “Noi desideriamo la stessa differenziazione per il personale docente e ATA,” afferma.
