Dombrovskis: il deficit italiano scende sotto il 3%, secondo le previsioni Ue

Dombrovskis: il deficit italiano scende sotto il 3%, secondo le previsioni Ue

Dombrovskis: il deficit italiano scende sotto il 3%, secondo le previsioni Ue

Le ultime previsioni economiche d’autunno 2025 presentate dalla Commissione Europea indicano una crescita moderata per l’Unione Europea e la zona euro, con il Pil reale dell’Ue atteso in aumento dell’1,4% nel 2025 e nel 2026, e dell’1,5% nel 2027. In Italia, il deficit scenderà al 3% del Pil nel 2025, con una progressiva riduzione negli anni successivi, in attesa dei dati finali di Eurostat. L’inflazione nella zona euro è prevista in calo, attestandosi intorno al 2% tra il 2025 e il 2027. La Commissione sottolinea l’importanza di accelerare le riforme per stimolare la crescita interna.

Previsioni economiche UE 2025: crescita moderata e deficit in calo per l’Italia

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – Le ultime previsioni economiche dell’Unione Europea indicano che il deficit pubblico italiano diminuirà al 3% del PIL nel corso del 2025, con una tendenza al ribasso prevista anche negli anni successivi. Lo ha affermato il commissario europeo all’Economia, Valdis Dombrovskis, durante la presentazione delle previsioni economiche d’autunno 2025 per l’area UE. Dombrovskis ha sottolineato che per l’eventuale chiusura della procedura per deficit eccessivo sarà necessario attendere i dati definitivi di Eurostat, che saranno pubblicati in primavera.

Secondo quanto riportato in un comunicato della Commissione europea, la crescita nell’Unione Europea nei primi tre trimestri del 2025 ha superato le aspettative iniziali. Questo risultato è stato in parte trainato da un aumento delle esportazioni, favorito dall’anticipazione di modifiche tariffarie. Successivamente l’economia europea ha mantenuto un’espansione solida anche nel terzo trimestre. Le previsioni indicano che l’attività economica continuerà ad aumentare a un ritmo moderato durante l’intero periodo considerato, nonostante le difficoltà provenienti dall’ambiente esterno.

Per l’insieme dell’UE, il prodotto interno lordo reale dovrebbe crescere dell’1,4% nel 2025 e nel 2026, per poi raggiungere l’1,5% nel 2027. La zona euro riflette questa dinamica, con una crescita prevista dell’1,3% nel 2025, dell’1,2% nel 2026 e dell’1,4% nel 2027. Parallelamente, si prevede un calo dell’inflazione nell’area euro, che dovrebbe attestarsi al 2,1% nel 2025 e rimanere vicino al 2% nei due anni successivi. Nell’intera UE, invece, l’inflazione è prevista leggermente più alta, scendendo al 2,2% nel 2027.

Valdis Dombrovskis ha commentato che, nonostante il contesto globale complesso, l’economia europea è riuscita a sostenere la crescita. Ha evidenziato la necessità di interventi decisi per stimolare la crescita interna, accelerando le iniziative finalizzate a migliorare la competitività. Tra questi interventi rientrano la semplificazione normativa, il completamento del mercato unico e il sostegno all’innovazione, elementi fondamentali per rafforzare il potenziale economico dell’Unione.

Previsioni Economiche Ue per l’Italia e l’Eurozona: Crescita Moderata e Inflazione in Calo

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – Le più recenti previsioni della Commissione Europea indicano per l’Italia una riduzione del deficit al 3% del Pil entro il 2025, con una tendenza alla diminuzione negli anni successivi. Il commissario europeo all’Economia, Valdis Dombrovskis, ha evidenziato durante la presentazione delle previsioni economiche d’autunno 2025 che la fine della procedura per deficit eccessivo dipenderà dalla conferma dei dati ufficiali forniti da Eurostat, attesi per la primavera. Questo implica che la situazione fiscale italiana sta mostrando segnali di miglioramento sostanziali, pur richiedendo conferme ufficiali per una decisione definitiva.

Il documento della Commissione precisa che la crescita economica nell’area Ue ha superato le aspettative nei primi tre trimestri del 2025. Anche se il progresso alla base è stato in parte determinato da un aumento temporaneo delle esportazioni, motivato dall’attesa degli incrementi tariffari, l’economia europea ha mantenuto un trend positivo anche nel terzo trimestre. Guardando avanti, l’attività economica dovrebbe proseguire su un sentiero di espansione moderata nel periodo considerato dalle previsioni, nonostante le difficoltà di natura esterna. Il Pil reale dell’Ue è stimato in crescita dell’1,4% nel 2025 e nel 2026, mentre nel 2027 dovrebbe arrivare all’1,5%, riflettendo dinamiche simili nella zona euro.

L’inflazione, elemento chiave per la stabilità economica, è prevista in netto calo nell’area euro, dove si attende un tasso del 2,1% nel 2025 e vicino al 2% negli anni successivi. Nell’insieme della Ue, l’inflazione rimarrà leggermente più alta, con un previsto 2,2% nel 2027. Dombrovskis ha sottolineato che, nonostante il quadro esterno resti impegnativo, l’economia comunitaria ha continuato a crescere. Ha quindi invitato a intensificare gli sforzi per favorire la crescita interna, attraverso misure volte a migliorare la competitività, semplificare la normativa, completare il mercato unico e incentivare l’innovazione.

Questi dati e analisi rappresentano un quadro di progressivo consolidamento economico per l’Ue e, in particolare, per l’Italia, che potrebbe beneficiare di una maggiore stabilità fiscale e di un contesto di crescita moderata, supportato anche da un’inflazione in diminuzione. Le sfide esterne restano un fattore da monitorare, ma le strategie europee puntano a rafforzare la resilienza e la competitività dell’area, favorendo così un’evoluzione positiva nel medio termine.

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