Donne e salute mentale: rompere il tabù della fatica invisibile
La “fatica invisibile” non è semplicemente stanchezza fisica. È quella tensione costante che nasce dal cercare di gestire simultaneamente diverse responsabilità senza apparente cedimento. Può manifestarsi come ansia, irritabilità, insonnia o difficoltà di concentrazione, ma spesso passa inosservata agli occhi degli altri perché la donna sembra “tuttofare” e perfettamente organizzata. Questa invisibilità genera frustrazione e senso di colpa: chiedere aiuto viene percepito come debolezza, anche se in realtà si tratta di un bisogno umano fondamentale.
Per molte donne, la pressione sociale e culturale aggiunge un ulteriore carico. Dalla rappresentazione della donna multitasking alla necessità di apparire sempre energiche e felici, esistono aspettative che amplificano la fatica psicologica. La consapevolezza di questo fenomeno è il primo passo per affrontarlo, perché riconoscerlo significa legittimare l’esperienza e dare voce a un disagio reale.
