Due esperti di cybersecurity si dichiarano colpevoli di attacchi ransomware.

Due esperti di cybersecurity si dichiarano colpevoli di attacchi ransomware.

Secondo l’incriminazione del Dipartimento di Giustizia, Goldberg, Martin e il co-conspiratore avrebbero utilizzato questo ransomware nel tentativo di estorcere milioni di dollari a vittime negli Stati Uniti, incluse una compagnia farmaceutica, uno studio medico, un’azienda di ingegneria e un produttore di droni. L’uso di competenze di cybersecurity avanzate per perpetrare crimini di ransomware ha sollevato diverse preoccupazioni nel settore.

“Questi sospettati hanno sfruttato il loro sofisticato addestramento e la loro esperienza nel campo della cybersecurity per compiere attacchi ransomware, il tipo di crimine che avrebbero dovuto cercare di fermare”, ha dichiarato A. Tysen Duva, Procuratore Assistente della Divisione Criminale del Dipartimento di Giustizia. “Il Dipartimento di Giustizia è impegnato a utilizzare tutti gli strumenti disponibili per identificare e arrestare i colpevoli di attacchi ransomware ovunque abbia giurisdizione.”

Goldberg e Martin hanno riconosciuto la loro colpa in merito a un’accusa di “cospirazione per ostacolare, ritardare o influenzare il commercio o il movimento di articoli o merci attraverso estorsione.” La loro condanna è prevista per il 12 marzo 2026, e rischiano fino a 20 anni di carcere. Questo caso ha suscitato grande attenzione mediatica e ha messo in evidenza la vulnerabilità delle aziende contro attacchi di questo tipo, soprattutto nel settore sanitario e tecnologico.


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