È possibile essere troppo pesanti per la chirurgia bariatrica? Scopri i limiti attuali
Cos’è la chirurgia per la perdita di peso?
La chirurgia per la perdita di peso rappresenta un trattamento efficace per chi soffre di obesità significativa e vuole migliorare la propria salute. Non esiste un limite massimo ufficiale di peso per essere candidati a questo tipo di intervento, ma la scelta dipende da vari fattori clinici e individuali.
Questa procedura, nota anche come chirurgia bariatrica o metabolica, modifica dimensioni e funzionamento di alcuni organi nel tratto digerente per favorire la riduzione del peso corporeo. L’obiettivo è limitare la quantità di cibo che si può assumere o modificare l’assorbimento degli alimenti da parte dell’organismo.
I tipi principali di chirurgia per la perdita di peso sono tre:
1. Sleeve gastrectomy (Gastric Sleeve)
Questa tecnica prevede la rimozione della maggior parte dello stomaco, lasciando una piccola porzione tubulare. Dopo l’intervento, la capacità dello stomaco si riduce notevolmente, permettendo di mangiare porzioni più piccole e sentirsi sazi più rapidamente.
2. Bypass gastrico
Il bypass gastrico è un intervento più complesso in cui lo stomaco viene diviso in una piccola tasca superiore, collegata direttamente a una parte più distante dell’intestino tenue, riducendo così l’assorbimento delle calorie durante la digestione.
3. Banda gastrica regolabile
In questa operazione si posiziona una banda gonfiabile attorno alla parte superiore dello stomaco, creando una piccola tasca. La banda può essere regolata in seguito tramite iniezioni di soluzione salina per aumentare o ridurre la pressione, limitando così l’introduzione di cibo e controllando la sazietà.
Chi può accedere alla chirurgia per la perdita di peso?
Non tutti coloro che sono sovrappeso rientrano tra i candidati ideali per questo tipo di intervento. La procedura modifica il modo in cui il corpo gestisce il cibo e comporta rischi a lungo termine, perciò è riservata a coloro che presentano problemi di salute legati all’obesità.
Il criterio più utilizzato per valutare l’idoneità è l’indice di massa corporea (BMI), che tiene conto del peso in relazione all’altezza per stimare la quantità di grasso corporeo. Generalmente, si considera la chirurgia per chi ha un BMI superiore a 40 oppure per persone con BMI tra 35 e 40 a cui si associano patologie correlate all’obesità, come il diabete, dopo almeno sei mesi di tentativi di dimagrimento seguiti da professionisti.
Non esiste un limite massimo di peso stabilito per la candidabilità. Tuttavia, il peso elevato può rendere l’intervento più complesso e aumentare i rischi. È importante che la struttura sanitaria disponga di attrezzature adeguate per accogliere pazienti con peso particolarmente alto.
Spesso, prima dell’intervento si consiglia di seguire un percorso di dimagrimento supervisionato per ridurre rischi chirurgici e anestesiologici, oltre a facilitare la gestione post-operatoria.
