Edison chiude 9 mesi: ricavi 13,3 miliardi, utile netto 251 milioni
Il Consiglio di Amministrazione di Edison ha approvato il Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2025, evidenziando una solida crescita dei ricavi, pari a 13.325 milioni di euro, grazie all’aumento dei volumi prodotti e venduti di energia elettrica e gas e ai maggiori prezzi di mercato. L’EBITDA si attesta a 1.081 milioni, in calo rispetto al 2024 per fattori quali la riduzione dei margini unitari e la normalizzazione della produzione idroelettrica. L’utile netto è di 251 milioni, mentre l’indebitamento finanziario migliora significativamente. Edison beneficia dell’aumento della domanda di gas e dei prezzi energetici, con stime di EBITDA riviste al rialzo per il 2025.
Edison registra una solida crescita operativa nel primo semestre 2025 nonostante sfide di mercato
Il Consiglio di Amministrazione di Edison ha approvato il Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2025, evidenziando una performance operativa positiva in tutti i settori. I ricavi sono saliti a 13.325 milioni di euro, guidati dall’aumento dei volumi di energia elettrica venduta (+31%) e gas (+9,3%), insieme al rialzo dei prezzi medi dell’elettricità (+14%) e del gas (+21%) rispetto allo stesso periodo del 2024. Questo incremento riflette l’efficace risposta della società alle dinamiche di mercato.
Il Margine operativo lordo (EBITDA) si attesta a 1.081 milioni di euro, in calo rispetto ai primi nove mesi del 2024 a causa di tre fattori principali: la riduzione delle opportunità di ottimizzazione del portafoglio gas a lungo termine, la normalizzazione della produzione idroelettrica dopo un anno 2024 eccezionale e la diminuzione dei margini unitari nelle vendite a clienti residenziali e industriali, pur con una crescita significativa della base clienti oltre i 3 milioni di contratti. La performance della centrale termoelettrica ha contribuito a mitigare questi effetti, rispondendo alla riduzione delle importazioni e delle produzioni rinnovabili nazionali.
Il Risultato Operativo (EBIT) è pari a 427 milioni di euro rispetto ai 600 milioni del periodo precedente, includendo oneri per rigenerazione territoriale di 294 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 414 milioni di settembre 2024. L’utile netto del gruppo scende a 251 milioni di euro, mentre l’indebitamento finanziario migliora significativamente, con un saldo a credito di 618 milioni di euro al 30 settembre 2025. Questo progresso è stato favorito dai forti flussi di cassa e dalle dismissioni di asset non strategici per circa 850 milioni di euro complessivi. Il CdA è stato inoltre informato dell’avvio da parte di Électricité de France di una revisione strategica sulla partecipazione nel gruppo Edison.
Nel contesto energetico nazionale, la domanda di elettricità cala leggermente (-1,2%) a 233,3 TWh, con la produzione termoelettrica che copre il 47% della domanda e le rinnovabili oltre il 37%. Il fotovoltaico segna una crescita del 22,5%, mentre idroelettrico (-18,6%) ed eolico (-4%) soffrono il confronto con il 2024. La domanda di gas aumenta del 4,4%, soprattutto nel settore termoelettrico (+6,4%), e il prezzo medio del gas spot cresce del 21,4% a causa di una domanda europea sostenuta, tensioni geopolitiche e condizioni climatiche avverse. Alla luce di questi risultati, Edison stima ora un EBITDA per il 2025 tra 1,3 e 1,4 miliardi di euro. Inoltre, il CdA ha nominato per cooptazione Claude Laruelle, Direttore Esecutivo del Gruppo EDF, sostituendo Xavier Girre e ricostituendo l’organo a 11 membri, con una composizione equilibrata di genere.
Edison: risultati solidi e prospettive di crescita nel terzo trimestre 2025
Il Consiglio di Amministrazione di Edison ha esaminato e approvato il Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2025, evidenziando una solida performance operativa attraverso tutti i settori di attività. I ricavi hanno raggiunto i 13,325 miliardi di euro, spinti dall’aumento dei volumi di energia prodotti e venduti, con incrementi del 31% nell’elettricità e del 9,3% nel gas. L’andamento positivo è stato favorito anche dal rialzo dei prezzi medi sul mercato, con un incremento del 14% per l’elettricità e del 21% per il gas rispetto all’anno precedente. Questi risultati sono frutto di un contesto di mercato favorevole e di una gestione dinamica delle risorse.
Il margine operativo lordo (EBITDA) si attesta a 1.081 milioni di euro, in lieve flessione rispetto al 2024 a causa di tre principali fattori. Il primo riguarda le minori opportunità di ottimizzazione del portafoglio gas a lungo termine, pur con un aumento dei volumi importati del 5%, sostenuto da nuovi approvvigionamenti di GNL dagli Stati Uniti. Il secondo fattore è la normalizzazione della produzione idroelettrica, tornata a valori più medi dopo un 2024 caratterizzato da un’idraticità eccezionale. Infine, si registra una diminuzione dei margini unitari nelle vendite a clienti residenziali e industriali, compensata da un aumento del numero di contratti che ha superato i 3 milioni. La performance delle centrali termoelettriche è migliorata grazie a un utilizzo più costante, rispondendo alla ridotta disponibilità di energia importata e provata dalle rinnovabili a livello nazionale.
Il risultato operativo (EBIT) si è attestato a 427 milioni di euro, un valore inferiore rispetto ai 600 milioni registrati nel 2024, influenzato anche da oneri per 294 milioni di euro legati ad attività di rigenerazione territoriale. L’utile netto si è stabilizzato a 251 milioni, mentre l’indebitamento finanziario si è trasformato in una posizione debitoria netta positiva di 618 milioni di euro, grazie a robusti flussi di cassa e a dismissioni strategiche per circa 850 milioni, tra cui quella di Edison Stoccaggio e della centrale di Sesto San Giovanni. Sono inoltre emersi aggiornamenti sul processo strategico avviato da EDF riguardo alla partecipazione azionaria in Edison, con informazioni che saranno fornite nel rispetto della normativa.
Nel mercato italiano, la domanda di energia elettrica è calata leggermente dell’1,2% attestandosi a 233,3 TWh, con la produzione termoelettrica in aumento del 2,7% a quasi 109 TWh. Le fonti rinnovabili coprono oltre il 37% del fabbisogno nazionale, grazie a una crescita significativa del fotovoltaico, che rappresenta ormai la principale fonte green nazionale con 36,9 TWh. Al contrario, si è registrata una flessione per idroelettrico ed eolico dovuta a condizioni climatiche meno favorevoli. La domanda di gas naturale è invece cresciuta del 4,4%, trainata dal settore termoelettrico e, in misura minore, da quello residenziale e industriale. Il prezzo del gas ha subito un aumento marcato per fattori geopolitici, climatici e di domanda, con un valore medio pari a 43,1 centesimi di euro al metro cubo nei primi nove mesi dell’anno. Edison prevede per il 2025 un EBITDA compreso tra 1,3 e 1,4 miliardi di euro, rispetto alla precedente stima che indicava un intervallo più ampio. La governance aziendale si è aggiornata con la nomina per cooptazione di Claude Laruelle, rafforzando la rappresentanza nel Consiglio di Amministrazione, che ora conta 11 membri con un equilibrio di genere tra uomini e donne.
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