Effetto Trump: fermato per ore in aeroporto figlio di Muhammad Ali

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Iniziano a farsi sentire gli effetti dei provvedimenti del neo-presidente Donald Trump contro gli immigrati musulmani in USA. Muhammad Ali Jr, figlio 44enne della leggenda della boxe, è stato fermato all’aeroporto di Fort Lauderdale in Florida con la madre e interrogato per due ore presso l’ufficio immigrazione.

La notizia è trapelata attraverso il suo avvocato precisando che l’episodio è avvenuto lo scorso 7 febbraio.

Il padre, Cassius Marcellus Clay, dopo aver conquistato nel 1964 il titolo mondiale dei pesi massimi, si unì al gruppo afroamericano Nation of Islam (NOI) di Elijah Muhammad, convertendosi, cambiando legalmente il suo nome in Muhammad Ali e sposando inizialmente l’ideologia del separatismo nero.

Con una visione d’insieme profondamente influenzata dalla sua ammirazione per Malcolm X, Alì lasciò la NOI per praticare l’Islam secondo i dettami della maggioranza sunnita, prima di avvicinarsi alla dottrina più mistica del sufismo. Cassius Clay è morto a 74 anni nel giugno scorso.

Di ritorno da un viaggio in Giamaica con la madre, il figlio della leggenda della boxe è stato fermato dall’ufficio immigrazione allo scalo di Fort Lauderdale, in Florida, trattenuto per due ore e interrogato diverse volte sulla sua religione.

“È scandaloso – ha detto l’ex pubblico ministero e amico della famiglia – Non so che cosa stia succedendo con Trump, malgrado lui sostenga che il suo divieto non è basato sulla religione. Non facciamo discriminazioni in questo Paese basandoci sulla religione”, ha protestato l’avvocato.

Ali jr, 44 anni, nato a Philadelfia, ha un regolare passaporto americano e non ha nessun precedente penale. La detenzione di Ali è un esempio di come il bando anti-musulmani proposto dall’amministrazione Trump, e bocciato sia dal tribunale che dalla Corte d’Appello, è invece regolarmente applicato.

Tra l’altro, l’ ‘incidente’ di Ali jr è emerso pochi giorni dopo che il presidente americano ha fatto visita al nuovo museo afroamericano di Washington. Lo stesso Trump ne ha fatto riferimento nel suo discorso settimanale nel quale ha citato anche Mohammed Ali tra gli esempi di chi ha contribuito alla cultura, società e storia americana. “C’è una grande citazione di Mohammed Ali nel museo: ‘Ho scosso il mondo'”, ha detto Trump.

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