Emilio Fede: la notte che cambiò il corso della sua carriera giornalistica.
di Claudio Brachino
Milano: L’inizio di un’era giornalistica
MILANO (ITALPRESS) – Era il 15 gennaio 1991 quando a Milano, un’atmosfera di tensione si respirava. A quel tempo, la Fininvest possedeva una sola testata giornalistica, guidata da Emilio Fede. Non esistevano dirette o telegiornali come li conosciamo oggi. Un gruppo di otto giornalisti, tra cui me, Cesara Buonamici, Cecchi Paone, Paola Rivetta e Tullio Camiglieri, partì dalla redazione romana per raggiungere una Milano 2 fredda e nebbiosa. Emilio, intanto, realizzava dieci edizioni al giorno di Studio Aperto, mentre il mondo stava passando da una crisi all’altra con la Guerra del Golfo: Saddam Hussein aveva invaso il Kuwait e gli Stati Uniti stavano per colpire Baghdad.
Dopo un breve saluto nel suo ufficio, Emilio ci mandò a mangiare. Poche ore dopo, tra il 16 e il 17 gennaio, avvenne un importante evento che cambiò la storia del modem giornalismo. Quella notte, mentre il mondo si preparava alla guerra, un gruppo di giovani e inesperti giornalisti diede vita al primo telegiornale privato italiano. Emilio Fede, con alle spalle una carriera complessa e turbulentamente bella in Rai, si trovava allora al Tg4 dopo aver vinto una sfida personale.
