Ex Ilva Genova Cornigliano, Urso: nessuna chiusura prevista per lo stabilimento

Ex Ilva Genova Cornigliano, Urso: nessuna chiusura prevista per lo stabilimento

Ex Ilva Genova Cornigliano, Urso: nessuna chiusura prevista per lo stabilimento

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha chiarito che non è previsto alcun piano di chiusura per lo stabilimento ex Ilva di Genova Cornigliano. È in corso un programma di manutenzione straordinaria per garantire impianti funzionanti e sicuri entro marzo, con una capacità produttiva di almeno 4 milioni. I commissari avvieranno un’azione risarcitoria contro ArcelorMittal per circa 5 miliardi di euro a causa del degrado degli impianti. Il governo è disposto a sostenere con un soggetto pubblico il piano industriale e sta affrontando sfide legate al costo e alla fornitura di energia, puntando anche alla decarbonizzazione e allo sviluppo di nuove aree produttive.

Il futuro dello stabilimento ex Ilva di Genova: manutenzione, continuità produttiva e decarbonizzazione

ROMA (ITALPRESS) – Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha chiarito che non esiste alcun piano di chiusura per lo stabilimento ex Ilva di Genova Cornigliano. Al contrario, è stato avviato un programma di manutenzione straordinaria con l’obiettivo di consegnare al futuro acquirente impianti funzionanti e sicuri entro marzo, mantenendo una capacità produttiva di almeno 4 milioni. Questa manutenzione è imprescindibile a causa dello stato di abbandono e degrado in cui si trovano gli impianti. Per questo motivo, i commissari promuoveranno a breve un’azione risarcitoria contro ArcelorMittal per circa 5 miliardi di euro.

Il ministro Urso ha sottolineato che l’operatività dello stabilimento non è messa in discussione e nessun lavoratore sarà interessato dalla cassa integrazione. Il Governo è inoltre disponibile a valutare il coinvolgimento di un soggetto pubblico nel piano industriale, rispettando la normativa europea e le procedure di gara, per garantire la continuità produttiva e favorire il processo di decarbonizzazione delle aree ex Ilva.

È in corso una gara internazionale, anche se i negoziati risultano complessi poiché l’obiettivo è ambizioso. Il Governo è impegnato a definire le condizioni necessarie per affrontare la criticità rappresentata dalla fornitura e dal costo dell’energia, fondamentale per la transizione green. La tecnologia green richiede infatti gas e, dato che non è possibile utilizzare la nave di rigassificazione, si sta lavorando a un sistema di approvvigionamento terrestre di gas che sia economicamente sostenibile.

Parallelamente, si stanno predisponendo misure per favorire nuove attività industriali nelle aree liberate dall’attività siderurgica, sia a Taranto sia a Genova, in modo da promuovere nuovi insediamenti produttivi. Su tali progetti sono già stati concordati con gli enti locali diversi incontri che si svolgeranno nelle prossime ore, con l’obiettivo di rilanciare in modo sostenibile il tessuto produttivo regionale.

Il futuro dello stabilimento ex Ilva di Genova: manutenzione, continuità produttiva e decarbonizzazione

ROMA (ITALPRESS) – Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha chiarito che non esiste alcun piano di chiusura per lo stabilimento ex Ilva di Genova Cornigliano. Al contrario, i commissari straordinari hanno dato avvio a un programma di manutenzione straordinaria con l’obiettivo di consegnare un impianto efficiente e sicuro al futuro acquirente entro marzo, garantendo una capacità produttiva di almeno 4 milioni di tonnellate. Questa manutenzione è indispensabile per rimediare allo stato di abbandono e degrado in cui gli impianti versano da tempo. Per questo motivo, nei prossimi giorni sarà avviata un’azione risarcitoria contro ArcelorMittal, con una richiesta danni pari a circa 5 miliardi di euro.

Secondo Urso, l’operatività dello stabilimento genovese non è in discussione e non si prevede alcuna misura di cassa integrazione per i lavoratori. Il Governo è disponibile a valutare il coinvolgimento di un soggetto pubblico che possa supportare il piano industriale nel rispetto della normativa europea e delle procedure di gara. Lo scopo è garantire la continuità produttiva degli stabilimenti dell’ex Ilva e promuovere un processo di decarbonizzazione, elemento ritenuto centrale per la strategia futura.

La gara internazionale per la gestione è in corso, ma i negoziati risultano complessi vista la sfida posta dal contesto energetico. La fornitura e il costo del gas rappresentano infatti un elemento critico, soprattutto considerando le esigenze energetiche collegate alla transizione verso tecnologie green. Poiché non è praticabile l’opzione della nave di rigassificazione, si sta lavorando su una soluzione terrestre di approvvigionamento che sia sostenibile sotto il profilo economico. Parallelamente, sono in corso preparativi per incentivare nuovi insediamenti produttivi nelle aree liberate dall’attività siderurgica di Taranto e Genova.

In quest’ottica, il Governo ha già concordato una serie di incontri con gli enti locali, programmati nelle prossime ore, con l’obiettivo di definire insieme strategie di riqualificazione industriale e nuovi progetti di sviluppo. Queste iniziative rappresentano un contributo fondamentale per favorire la nuova industrializzazione e sostenere la crescita economica delle regioni coinvolte.

Non perderti tutte le notizie di economia su Blog.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *