Export 2024: 623,5 miliardi, ma l’aumento dei dazi genera incertezze crescenti.
Nel 2024, le esportazioni italiane di merci hanno registrato una lieve flessione, scendendo a 623,5 miliardi di euro (-0,4%), principalmente a causa della forte diminuzione delle vendite verso la Germania (-5%). Nonostante questo, si evidenzia una crescita del 30% rispetto al 2019. Settori come gioielleria e prodotti alimentari hanno visto aumenti significativi. L’ICE ha aperto nuovi uffici e ha facilitato 2.370 operazioni di Investimenti Diretti Esteri (IDE), mostrando un impatto positivo sui clienti. Le crescenti tensioni internazionali e le incertezze economiche, in particolare da parte degli Stati Uniti e della Cina, pongono sfide ai mercati globali.
Esportazioni Italiane: Leggeri Diminuzione nel 2024, ma Crescita Rispetto al 2019
ROMA (ITALPRESS) – Nel 2024, le esportazioni italiane di merci hanno registrato una lieve flessione, scendendo a 623,5 miliardi di euro (-0,4%). Questo calo è principalmente imputabile a una significativa diminuzione delle vendite verso la Germania, con un calo del 5%. Nonostante ciò, le esportazioni mostrano un incremento del +30% rispetto al 2019, quando si attestavano a 480 miliardi di euro. Il Rapporto ICE 2024/25, presentato a Roma dal presidente dell’Agenzia Matteo Zoppas, ha fornito un’analisi dettagliata del contesto economico globale e delle performance delle imprese italiane all’estero.
Le difficoltà nei settori dei trasporti, moda e arredamento sono state compensate dall’aumento delle esportazioni di alimentari, prodotti chimico-farmaceutici e tecnologie ICT, con la gioielleria che ha registrato un boom del +39%, sostenuto dalla domanda turca. La contrazione complessiva delle esportazioni di manufatti è stata influenzata in particolare dalla crisi economica tedesca, che ha colpito severamente i comparti auto, metallurgia e meccanica.
Dall’altra parte, significativi aumenti sono stati registrati verso l’Arabia Saudita (+29%) e gli Emirati Arabi Uniti (+20,4%), grazie alla domanda nel settore meccanico e dell’abbigliamento. Riguardo alla distribuzione del mercato, le grandi aziende hanno rappresentato poco più del 50% dell’export, seguite da quelle di medie dimensioni (29,9%) e dalle piccole e microimprese, che contribuiscono per circa un quinto.
In questo contesto di crescente instabilità e di incertezze internazionali, l’ICE ha sottolineato l’importanza di soluzioni cooperative a livello europeo per affrontare le sfide commerciali. L’accordo di partenariato con il Mercosur, finalizzato a ridurre le barriere commerciali, rappresenta un passo significativo, sebbene la sua attuazione presenti ancora ostacoli. Le recenti dichiarazioni di Trump sui dazi al 30% potrebbero costituire un onere di 19 miliardi per l’export italiano verso gli Stati Uniti, influenzando prevalentemente le regioni come Toscana e Abruzzo.
Analisi delle Esportazioni Italiane nel 2024: Trend e Sfide
Le esportazioni italiane di merci hanno registrato una leggera flessione nel 2024, attestandosi a 623,5 miliardi di euro, con un decremento dello 0,4%. Questa diminuzione è principalmente attribuibile al calo delle vendite verso la Germania, che ha subito una contrazione del 5%. Nonostante ciò, rispetto al 2019, le esportazioni sono aumentate del 30%, segnalando una ripresa rispetto all’epoca pre-pandemia. Questi dati sono stati presentati nel Rapporto ICE 2024/25 da Matteo Zoppas, presidente dell’Agenzia, in congiunzione con Francesco Maria Chelli, presidente dell’Istat.
Diversi settori hanno mostrato andamenti contrastanti. Le flessioni nel comparto dei trasporti, nel sistema moda e nei beni intermedi sono state compensate dalla crescita in settori come alimentari, prodotti chimico-farmaceutici e ICT. Un incremento notevole, pari al 39%, è stato osservato nel settore della gioielleria, spinto dalla forte domanda del mercato turco. Le esportazioni di manufatti hanno subito una lieve contrazione, principalmente a causa della crisi tedesca, che ha influito negativamente soprattutto su autoveicoli, metallurgia e meccanica.
Le vendite verso l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti sono cresciute significativamente, con un aumento rispettivo del 29% e del 20,4%, contribuendo a bilanciare le perdite. Le imprese italiane hanno mostrato un ruolo cruciale nel panorama dell’export; le multinazionali a controllo italiano hanno rappresentato il 40,4% dell’export totale. Nel contesto regionale, il Sud ha visto una contrazione più marcata rispetto alle altre aree, ad eccezione del Centro, che ha registrato una ripresa del 4%.
In un contesto internazionale in evoluzione, il presidente Zoppas ha sottolineato che l’incertezza legata ai dazi americani e la competizione crescente, in particolare dalla Cina, pongono sfide importanti. Le innovazioni e l’adattamento rimangono fondamentali per mantenere la competitività. Anomalie nel mercato automobilistico tedesco e nel settore della moda richiedono attenzione, suggerendo la necessità di monitorare attentamente le luci e le ombre nel panorama economico.
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