Fabrizio Corona ha ammesso: “Polizia a casa mia, sequestrata la nuova puntata di Signorini”
La tensione si è percepita chiaramente anche dal post pubblicato da Corona nella notte di sabato sulla pagina ufficiale di Falsissimo: “Oggi hanno provato a fermarci, noi non abbiamo padroni e andiamo contro il potere”, accompagnato da una foto che ritrae diverse persone vicine all’ex marito di Nina Moric. L’hashtag #Falsissimo a rischio? e il riferimento ad Alfonso Signorini nei commenti social hanno alimentato ulteriormente il dibattito.
Le precedenti azioni giudiziarie e il ruolo delle istituzioni
Non è la prima volta che l’attività di Fabrizio Corona con Falsissimo attira l’attenzione delle autorità. Già in passato, diversi interventi della Polizia sono stati motivati da denunce e segnalazioni relative ai contenuti del format. A luglio scorso, la puntata incentrata sui messaggi scambiati da Raoul Bova ha scatenato un’indagine per accertare un possibile caso di ricatto. Nel giro di poche settimane, il Garante della Privacy ha ordinato la rimozione immediata di tutti i video pubblicati sulla piattaforma YouTube, salvando però il segmento riservato agli abbonati a pagamento.
Annamaria Bernardini de Pace, avvocata ed ex suocera di Raoul Bova, ha commentato con favore la decisione del Garante: “Questa è una vittoria non solo personale, ma anche di principio”. La posizione ufficiale del Garante per la protezione dei dati personali (https://www.garanteprivacy.it) evidenzia come il diritto alla riservatezza e alla tutela dei dati sensibili sia fondamentale, anche in contesti di cronaca e denuncia, sottolineando che la diffusione di materiali non autorizzati può generare danni irreparabili.
