Fermare la medicina estetica in farmacia: la posizione dell’UAP sulla sanità.

Farmacie e Attività Estetiche: Allerta dell’UAP
La Preoccupazione delle Strutture Sanitarie
ROMA (ITALPRESS) – L’Unione Nazionale Ambulatori, Poliambulatori, Enti ed Ospedalità Privata (UAP) ha lanciato recentemente un allerta riguardo a una crescente confusione tra attività di estetica e medicina estetica che si svolgono all’interno delle farmacie. L’UAP, che rappresenta oltre 27.000 strutture sanitarie private in Italia, esprime grave preoccupazione per questa tendenza, segnalando che essa violerebbe chiaramente le norme vigenti in materia sanitaria e professionale.
Normative Sanitarie e Sicurezza dei Cittadini
Un aspetto fondamentale della controversia riguarda la Legge n. 1/1990, che regolamenta l’attività di estetica, la quale può essere eseguita solo in locali appositamente autorizzati, conformi ai requisiti igienico-sanitari delle regioni. Al contrario, la medicina estetica è considerata una prestazione sanitaria di competenza esclusiva di medici abilitati, da fornire in strutture sanitarie che rispettino le disposizioni del D.P.R. 14 gennaio 1997, n. 592.
La commistione di tali attività, esercitate senza la necessaria separazione strutturale e autorizzativa, rappresenta un potenziale rischio per la salute pubblica. Secondo l’UAP, è fondamentale che le prestazioni estetiche e medico-estetiche siano effettuate in spazi distinti, dotati di personale adeguatamente formato e impianti tecnici specifici. "Non possiamo permettere che la salute dei cittadini venga compromessa da pratiche commerciali poco chiare", ha affermato il presidente dell’UAP, Giovanni Rossi, in un’intervista recente.
Ambiguità delle Farmacie dei Servizi
L’UAP ha denunciato anche come la mancanza di controlli sistematici e l’ambiguità relativa alla definizione di "farmacia dei servizi" abbiano favoriti comportamenti che mettono a rischio la salute dei cittadini. Molti consumatori, erroneamente, possono credere che tutte le attività svolte in farmacia siano legittime e sicure, senza considerare le potenziali violazioni delle normative sanitarie.
Michele Catalano, noto esperto di diritto sanitario, sottolinea: "È cruciale che i cittadini siano informati riguardo ai rischi legati a queste attività e abbiano chiara la distinzione tra prestazioni regolamentate e pratiche non conformi". Questa situazione pone un problema serio di informazione e educazione pubblica, che deve essere affrontato.
Richiesta di Verifiche Ispettive
L’UAP ha esortato le autorità sanitarie competenti a intraprendere verifiche ispettive nelle farmacie che offrono trattamenti estetici o medico-estetici, verificando il rispetto delle normative di legge. "La tutelare della salute pubblica deve prevalere su ragioni di profitto", ha insistito Rossi. In caso di irregolarità, è fondamentale adottare i provvedimenti sanzionatori previsti dalla legge.
Per garantire una maggiore sicurezza, il Ministero della Salute è invitato a istituire un registro nazionale delle farmacie autorizzate a fornire tali servizi, in modo da aumentare la trasparenza e rendere più facile per i cittadini individuare le strutture conformi.
L’Appello dell’UAP
L’Unione Nazionale Ambulatori ha ribadito l’importanza di riaffermare il principio che nessuna attività sanitaria o estetica può essere svolta in deroga agli standard di sicurezza e professionalità stabiliti dalla normativa nazionale. La salute dei cittadini non deve essere compromessa da attività svolte in spazi non adeguati o da personale non qualificato.
Inoltre, l’UAP ha lanciato un appello alla comunità sanitaria affinché si mobiliti per tutelare la salute pubblica, evidenziando come “le norme sanitarie siano una garanzia di qualità e sicurezza per tutti noi”.
Situazione Attuale e Prospettive Future
L’ampia diffusione della confusione tra medicina estetica e pratiche estetiche solleva interrogativi sul futuro delle farmacie in Italia. Secondo recenti sondaggi, una fetta significativa di cittadini teme che le norme sanitarie siano sempre più oggetto di interpretazioni flessibili, a scapito della sicurezza.
Per garantire la salute pubblica, è essenziale che tutti gli attori coinvolti — farmacie, medici, e autorità sanitarie — collaborino per mantenere gli standard di sicurezza e professionalità. Solo così si potrà evitare che situazioni problematiche compromettano la fiducia dei cittadini nei servizi sanitari.
In conclusione, il messaggio dell’UAP è chiaro: è imperativo che venga garantito un intervento deciso e tempestivo da parte delle autorità competenti, affinché la salute dei cittadini non diventi una variabile di mercato, ma rimanga sempre al centro delle politiche sanitarie.
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