FI evolve: il sogno di Pascale per nuovi eredi della politica berlusconiana

FI evolve: il sogno di Pascale per nuovi eredi della politica berlusconiana

Francesca Pascale, ex compagna di Silvio Berlusconi, esprime la sua delusione nei confronti di Forza...

Francesca Pascale, ex compagna di Silvio Berlusconi, esprime la sua delusione nei confronti di Forza Italia, ritenendola poco liberale e distante dal pensiero originale di Berlusconi. Attivista LGBTQIA+ e a favore dei diritti civili, Pascale sottolinea che tali temi non sono appannaggio esclusivo della sinistra. Critica la perdita di identità del partito, evidenziando che gli elettori preferiscono altri leader di centrodestra. Riflessioni personali sul suo legame con Berlusconi e sulla sua carriera immobiliare completano la sua testimonianza, segnata dalla tristezza per la sua scomparsa e dal desiderio di onorarne la memoria.

Francesca Pascale: Riflessioni sul cambiamento di Forza Italia e la propria vita dopo Berlusconi

ROMA (ITALPRESS) – Francesca Pascale, ex compagna di Silvio Berlusconi, esprime il suo disappunto per l’attuale versione di Forza Italia. Secondo lei, il partito non è più liberale e non riflette più i valori dell’ex leader. In un’intervista con Claudio Brachino per l’agenzia Italpress, Pascale sottolinea come i diritti civili, da sempre monopolizzati dalla sinistra, rappresentino in realtà un tema di buon senso. Rimarca che il rispetto per le diversità non dovrebbe essere un argomento divisivo per la destra, anzi, Forza Italia ha storicamente incoraggiato la libertà di coscienza.

Pascale, attivista LGBTQIA+ e impegnata per i diritti civili, osserva un cambiamento significativo all’interno del partito. “Dicono di essere al 9%: è ridicolo. Berlusconi mirava al 51%. Oggi chi vota il centrodestra si orienta verso Meloni o Salvini,” spiega. Si chiede il motivo per cui gli elettori dovrebbero sostenere Tajani, il cui legame con il partito sembra sempre più distante. Per Pascale, il partito ha perso il contatto con le sue origini e con la base elettorale.

Riguardo a Tajani, Pascale ne riconosce le qualità ma sottolinea che molti elettori non riescono a identificarsi in lui. L’ex presidente del Parlamento europeo sembra ora impegnato in una corsa per la presidenza della Repubblica, ma Pascale avrebbe preferito Berlusconi al suo posto. La discussione si sposta anche sulla vita personale di Pascale, che, dopo una lunga relazione con Berlusconi e una successiva con Paola Turci, sta ora cercando di concentrarsi su se stessa.

La scomparsa di Berlusconi ha lasciato un vuoto profondo nella sua vita. Pascale ricorda la tristezza che ha provato dopo la sua morte, paragonandola alla perdita di sua madre. Ogni giorno lo pensa e avverte un forte desiderio di non chiudere quel capitolo, come se il dolore potesse mantenere viva la sua memoria.

Francesca Pascale: Riflessioni sul Futuro di Forza Italia e la sua Vita Personale

ROMA (ITALPRESS) – Francesca Pascale, ex compagna di Silvio Berlusconi, ha espresso il suo disappunto nei confronti di Forza Italia, sottolineando come il partito non rispecchi più i valori liberali di un tempo. Intervistata da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano”, afferma che l’attuale direzione del partito non somiglia più al leader carismatico che lo ha fondato. Pascale, che negli ultimi anni si è impegnata attivamente per i diritti LGBTQIA+, sostiene che il rispetto per le individualità non sia un tema esclusivo della sinistra, ma un principio di buonsenso.

Secondo Pascale, la destra ha sempre avuto una visione trasgressiva riguardo i diritti civili, tanto che Berlusconi ha sempre incoraggiato la libertà di coscienza. La leader fa notare che il panorama politico è cambiato, con il centrodestra che oggi si polarizza attorno ai partiti di Meloni e Salvini, lasciando Forza Italia in una posizione meno rilevante. Pascale critica il fatto che il partito dichiari di avere solo il 9% di consensi, quando Berlusconi mirava a ben altro, e si chiede perché gli elettori dovrebbero scegliere Tajani in un contesto così competitivo.

Riguardo a Tajani, Pascale lo rispetta e riconosce il suo ruolo significativo, ma ammette che molti elettori non si identificano in lui. L’ex compagna di Berlusconi esprime anche il desiderio che il suo ex partner fosse ancora presente per guidare il partito. La discussione si sposta poi sulla sua vita personale e professionale, dove riflette sul bilancio dei suoi quarant’anni. Dopo relazioni significative, oggi si concentra su se stessa e sulla sua azienda immobiliare, riconoscendo gli insegnamenti di vita ricevuti da Berlusconi, specie riguardo alla costanza e alla ricerca di compromessi.

L’impatto della morte di Berlusconi ha segnato profondamente Pascale. Ricorda con tristezza quel momento, descrivendo la perdita come una delle esperienze più dolorose della sua vita, subito dopo il decesso di sua madre. Esprime una certa difficoltà nel fare i conti con il dolore, sentendo che non aver potuto salutarlo prima della sua scomparsa contribuisce a una sensazione di incompiuto, quasi come se il suo lutto non dovesse concludersi.

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