Foibe e l’Esodo Giuliano-Dalmata: Un Capitolo Dimenticato della Storia

Il Giorno del Ricordo e la Memoria delle Foibe
GENOVA (ITALPRESS) – Il presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, ha sottolineato l’importanza di mantenere viva la memoria di chi ha subito le atrocità legate alle foibe e agli oltre 300.000 connazionali costretti all’esilio nel secondo dopoguerra. Questi eventi tragici rappresentano una delle fasi più oscure della storia italiana e meritano di essere ricordati con rispetto e verità.
“Conservare il ricordo di chi ha perso la vita nelle foibe è un dovere che ci tocca tutti”, ha dichiarato Marco Bucci durante la seduta solenne del Consiglio regionale. “Le nuove generazioni devono essere educate su quanto accaduto per evitare che il silenzio e l’indifferenza possano ripetersi in futuro.” Il 10 febbraio, data ufficialmente dedicata al Giorno del Ricordo, si è quindi trasformata in un momento di riflessione profonda e commemorazione.
Commemorazione e Riconoscimento per gli Studenti
Durante la cerimonia, il presidente Bucci ha premiato gli studenti vincitori della XXIII edizione del concorso “Il sacrificio degli italiani della Venezia Giulia e Dalmazia: mantenere la memoria, rispettare la verità, impegnarsi per garantire i diritti dei popoli”. Questo concorso rappresenta un’importante iniziativa per coinvolgere i giovani nella trasmissione della memoria storica, stimolando una riflessione critica su eventi che hanno segnato profondamente la nostra nazione.
La cerimonia ha visto anche la presenza di autorità locali e membri della comunità, che hanno reso omaggio alle vittime delle foibe. L’orazione ufficiale è stata affidata a Davide Rossi, docente di Storia del diritto all’Università degli Studi di Trieste e presidente della Federazione delle Associazioni degli Esuli Fiumani, Istriani e Dalmati. Rossi ha messo in evidenza l’importanza di affrontare la storia con onestà, sottolineando come la memoria non debba mai essere strumentalizzata, ma piuttosto servire a promuovere un rinnovato senso di unità tra i popoli.
Le parole di Rossi hanno trovato eco in quelle di altre figure istituzionali presenti, come il senatore Marco Filippi, che ha affermato: “La memoria storica è un pilastro fondamentale per costruire un futuro migliore e più consapevole. Non possiamo permettere che eventi così dolorosi cadano nell’oblio.” Questa dichiarazione ha sottolineato quanto sia cruciale il dialogo e la comprensione reciproca, specialmente in un contesto europeo in continua evoluzione.
Un Sistema di Valori e Giustizia Sociale
La commemorazione del Giorno del Ricordo non è solo un modo per onorare le vittime, ma per riflettere su valori universali come la giustizia, la verità e la dignità umana. Il presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha recentemente dichiarato: “La storia di questi eventi è parte della nostra identità e della nostra responsabilità. È vitale riconoscere e comprendere il passato per guardare al futuro con speranza.” Le sue parole riflettono un impegno collettivo verso la responsabilità e il rispetto della memoria storica.
Le istituzioni, gli educatori e le famiglie sono chiamati a lavorare insieme per garantire che le generazioni future possano apprendere e riflettere su questi eventi tragici. Attraverso la didattica, i progetti scolastici e le commemorazioni pubbliche, è possibile costruire una cultura della memoria che incoraggi il rispetto per i diritti umani e la dignità di ogni individuo.
In un contesto di crescente polarizzazione e divisione, il Giorno del Ricordo serve quindi come un’opportunità per promuovere l’unità, il dialogo e la comprensione reciproca, elementi fondamentali per una società coesa e giusta.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti sulla storia delle foibe e sugli eventi commemorativi, è possibile consultare fonti ufficiali e istituzionali, tra cui il Ministero della Cultura e varie associazioni dedicate alla memoria storica.
foto: ufficio stampa Regione Liguria
(ITALPRESS).
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