Fondo Confidi da 20 milioni azzerato: una decisione gravissima per l’economia siciliana

Fondo Confidi da 20 milioni azzerato: una decisione gravissima per l’economia siciliana

Fondo Confidi da 20 milioni azzerato: una decisione gravissima per l’economia siciliana

Preoccupazioni per il Futuro delle PMI Siciliane: Un Appello da CNA Sicilia

PALERMO (ITALPRESS) – La recente delibera della Giunta Regionale, che ha allocato 20 milioni di euro originariamente destinati ai Consorzi di Garanzia Fidi (Confidi), ha sollevato forti critiche da parte del segretario regionale di CNA Sicilia, Piero Giglione. Questa decisione è stata considerata un attacco diretto alla possibilità per le micro e piccole imprese di accedere al credito, un problema di vitale importanza, data la situazione economica attuale in Sicilia.

Una Scelta Senza Precedenti

“Questo atto è gravissimo e del tutto unilaterale – ha affermato Giglione – privo di qualsiasi confronto con i Confidi e le associazioni di categoria”. La destinazione di queste risorse rappresenta un segnale preoccupante per il mondo imprenditoriale siciliano, dove l’accesso al credito è già un tema delicato. Secondo stime recenti, il settore delle PMI rappresenta oltre il 90% delle imprese operanti in Sicilia, e senza un adeguato supporto finanziario, rischia di compromettere la crescita e la stabilità economica della regione.

Giglione evidenzia che quei fondi avrebbero potuto generare un effetto moltiplicatore, permettendo finanziamenti fino a 400 milioni di euro per le PMI siciliane attraverso un sistema di Confidi già collaudato e virtuoso. “Invece, la Regione ha scelto di utilizzare una graduatoria IRFIS risalente al periodo pandemico, erogando risorse su domande presentate nel 2021”, ha aggiunto.

Le Critiche al Nuovo Sistema di Garanzia

Il segretario di CNA Sicilia ha anche espresso preoccupazione riguardo la nuova destinazione di fondi alla sezione speciale siciliana del Fondo Centrale di Garanzia (FCG). “Questo strumento offre garanzie totali alle banche, ma non assicura che i finanziamenti raggiungano effettivamente le piccole imprese che ne hanno reale bisogno. È di fatto una cambiale in bianco per le banche, senza alcuna verifica sulle ricadute economiche”, ha dichiarato Giglione.

In contrapposizione, i Confidi hanno dimostrato di garantire accesso al credito con un’efficacia venti volte superiore, offrendo condizioni più vantaggiose e coerenti con le reali esigenze delle aziende locali. Queste considerazioni sono supportate da ricerche effettuate dalla Banca d’Italia che evidenziano come le PMI che si avvalgono di Confidi tendano a ottenere migliori condizioni di finanziamento rispetto alla media del mercato.

Un Appello alla Collaborazione

CNA Sicilia chiede con urgenza alla Regione Siciliana di rivedere la delibera e ripristinare i fondi per i Confidi. Inoltre, la richiesta di avviare un confronto immediato con gli Assessorati all’Economia e alle Attività Produttive, oltre a Confidi e associazioni datoriali, è un passo necessario per ripensare la strategia sul credito.

Le parole di Giglione sono state avvallate anche da esponenti di altre associazioni di categoria, come il presidente di Confindustria Sicilia, che ha sottolineato l’importanza di un approccio concertato per salvaguardare la crescita delle imprese locali. “È necessario unire le forze, dialogare e trovare soluzioni condivise che rispondano alle reali necessità del territorio,” ha affermato.

La Visione del Futuro e la Responsabilità delle Istituzioni

L’accesso al credito rappresenta un tema cruciale per ogni economia, ma per la Sicilia è di particolare rilevanza, data la sua situazione socio-economica. La consapevolezza di questo dato da parte delle istituzioni è fondamentale per costruire un futuro più prospero per le PMI.

In questo processo, è importante che le decisioni siano guidate da una reale comprensione del contesto economico attuale. Il futuro delle piccole e micro imprese siciliane passa attraverso misure efficaci e condivise, che rispettino l’autonomia e le specificità del sistema confidiario.

Per approfondire il tema e ascoltare direttamente le dichiarazioni di Piero Giglione, puoi visualizzare il video di approfondimento qui.

Fonti e Riferimenti

  • Banca d’Italia – Ricerche sul credito alle micro e piccole imprese
  • CNAP – Ricerche di mercato sulla situazione delle PMI in Sicilia
  • Confindustria Sicilia – Dichiarazioni ufficiali sulla situazione economica della regione

Questo è un momento cruciale per il futuro delle PMI in Sicilia. La strada da percorrere è lunga, ma con un dialogo aperto e costruttivo, è possibile costruire un percorso di crescita sostenibile per il territorio.

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