Friuli-Venezia Giulia: 4,7 milioni per investimenti nell’idrogeno rinnovabile e sostenibilità.
Sostenere la Ricerca sull’Idrogeno Rinnovabile in Friuli Venezia Giulia
TRIESTE (ITALPRESS) – La Regione Friuli Venezia Giulia si prepara a potenziare il proprio impegno nella ricerca dedicata all’idrogeno rinnovabile. Il progetto, che è iniziato come un investimento relativamente modesto nel contesto di un bando europeo, sta ora emergendo come una piattaforma strategica fondamentale. Alessia Rosolen, assessore regionale al Lavoro, istruzione e ricerca, ha annunciato un nuovo bando per progetti di ricerca che si aprirà il 1 settembre e chiuderà il 26 dello stesso mese, con un investimento complessivo di 4,7 milioni di euro destinati a sostenere lo sviluppo di soluzioni innovative nel settore dell’idrogeno.
Creare un Centro di Competenza per l’Idrogeno
L’assessore Rosolen ha sottolineato l’importanza di questo bando, descrivendolo come un passo strategico per attrarre e mantenere capitale umano altamente qualificato. Il fine è trasformare il Friuli Venezia Giulia in un vero e proprio centro di competenza a livello europeo sull’idrogeno. Questo si traduce in un’alleanza strategica tra la ricerca regionale e l’industria, oltre a far crescere collaborazioni con centri di ricerca internazionali.
Promuovere la ricerca sull’idrogeno non è solo una questione di investimento economico; si tratta di gettare le basi per un futuro sostenibile e innovativo. La Regione ha già stanziato oltre 11 milioni di euro attraverso l’Avviso infrastrutture del 2024, creando opportunità concrete per la realizzazione di cinque poli di ricerca specializzati.
I Poli di Ricerca in Sviluppo
Grazie all’Avviso infrastrutture, sono già attivi cinque importanti poli di ricerca:
FUSE – Coordinato dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, in collaborazione con le Università di Udine e Trieste, si concentra sulla stoccaggio dell’idrogeno sotterraneo.
I-CAMPUS-H2 – Guidato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), in collaborazione con Area Science Park ed Elettra – Sincrotrone Trieste, si dedica alla caratterizzazione analitica di materiali e processi strategici legati all’idrogeno.
H2SmartLab – Coordinato da Area Science Park insieme a SISSA e all’Università di Trieste, si occupa di tecnologie intelligenti e resilienti per l’idrogeno rinnovabile.
E4H2 – Supervisionato dall’Università di Trieste, assieme a quella di Udine, si occupa dell’efficienza nel settore dell’idrogeno.
Infrastruttura per la transizione energetica – Sotto la guida dell’Università di Udine e con il supporto dell’Università di Trieste, si dedica allo sviluppo di materiali e processi avanzati.
L’impegno della Regione non si limita alla mera creazione di infrastrutture, ma si estende anche alla promozione di una cultura dell’innovazione. Lo scopo è finanziare progetti che possano sfruttare appieno le potenzialità di queste strutture.
Opportunità per Ricercatori e Enti
Il nuovo bando intende finanziare progetti che coprano l’intera filiera dell’idrogeno rinnovabile, dalla produzione alle tecnologie di stoccaggio e trasporto, fino all’implementazione di celle a combustibile e sistemi intelligenti per la gestione integrata delle infrastrutture. L’obiettivo è di coinvolgere attivamente enti già coinvolti come OGS, Università di Udine, Università di Trieste, CNR – IOM, Area Science Park, Elettra – Sincrotrone Trieste e SISSA.
Il bando prevede un coinvolgimento di oltre 20 ricercatori qualificati che collaboreranno con università e centri di ricerca, ampliando inoltre il progetto NAHV – North Adriatic Hydrogen Valley. Questa iniziativa si inserisce in un contesto di proiezione internazionale che ha visto Trieste come hub per eventi di importanza europea.
Il recente evento EPhIC, dedicato ai dottorati di ricerca sull’idrogeno, ha testimoniato la capacità del Friuli Venezia Giulia di attrarre la comunità scientifica internazionale. Rosolen ha espressamente dichiarato che è fondamentale passare dalle opportunità di networking a risultati concreti in termini di lavoro e ricerca.
Dettagli del Bando
I progetti selezionati potranno avere una durata massima di 48 mesi e dovranno essere presentati tra il 1 e il 26 settembre 2025 attraverso la piattaforma “Istanze Online”. Le spese ammissibili includono il personale di ricerca, personale di supporto fino al 10% e altre spese a forfait fino al 40%. La selezione dei progetti verrà effettuata mediante un processo di verifica di ammissibilità e una valutazione basata su criteri specifici stabiliti dal bando.
Per ulteriori informazioni e dettagli specifici sul bando, è possibile consultare il sito ufficiale del Friuli Venezia Giulia e seguire i canali social regionali per rimanere aggiornati su tutte le novità.
L’idrogeno rinnovabile rappresenta un’opportunità cruciale per il futuro energetico europeo e il Friuli Venezia Giulia intende posizionarsi come leader in questo ambito strategico.
Fonte: ITALPRESS, Regione Friuli Venezia Giulia
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