Friuli-Venezia Giulia: Manovra da 6,5 miliardi per uno sviluppo regionale sostenibile
La Legge di Stabilità 2026 del Friuli Venezia Giulia
TRIESTE (ITALPRESS) – L’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli ha presentato oggi la Legge di Stabilità 2026, che prevede una dotazione complessiva di 6,518 miliardi di euro, con un incremento di 274 milioni rispetto all’anno precedente. Questa manovra si distingue per la sua solidità e per un’impostazione orientata allo sviluppo, evidenziando l’impegno della Regione a investire responsabilmente, e con una visione chiara, per garantire un equilibrio tra le necessità attuali e l’avvenire. Al centro dell’operato della Giunta vi è la qualità della vita dei cittadini e la competitività del territorio.
La proposta di legge sarà discussa in Aula a partire dal 9 dicembre. L’assessore Zilli, durante l’audizione in I Commissione integrata, ha fornito dettagli sulle destinazioni delle risorse iscritte a bilancio, sottolineando l’importanza della mitigazione del rischio idrogeologico. “Destineremo 12 milioni di euro per la prossima annualità al fine di garantire la sicurezza dei cittadini,” ha affermato, richiamando l’attenzione sugli oltre 530 milioni già investiti dal 2018 per la messa in sicurezza delle aree vulnerabili, oltre che per la prevenzione e pianificazione territoriale.
Sostegno ai Settori Strategici e Investimenti Futuri
Il bilancio 2026 prevede un aumento significativo delle risorse destinate alla spesa sanitaria e sociale, con un incremento di 155 milioni rispetto all’anno precedente. “La tutela della persona e dei suoi diritti fondamentali è un presidio irrinunciabile,” ha aggiunto Zilli, evidenziando l’importanza della salute e del benessere dei cittadini.
Inoltre, il sostegno agli enti locali e il sistema dei bandi in campo edilizio sono stati confermati, mentre il bonus fotovoltaico avrà un finanziamento aggiuntivo di 60 milioni di euro per il 2026. Per quanto riguarda gli investimenti, 738 milioni di euro sono previsti per interventi diffusi, a beneficio dei consorzi per lo sviluppo industriale, degli enti locali, e per la valorizzazione del patrimonio pubblico regionale.
