Gaza: Mezzaluna Rossa segnala 101 morti per fame, IDF nega carestia
Crisi Umanitaria a Gaza: La Situazione si Aggrava
GAZA (ITALPRESS) – La Mezzaluna Rossa Palestinese lancia un allerta urgente riguardo al deterioramento della situazione nella Striscia di Gaza. Almeno 101 palestinesi, di cui 80 bambini, sono deceduti a causa della fame, mentre l’esercito israeliano nega che ci sia carestia, accusando Hamas di diffondere notizie false. Nebal Farsakh, portavoce della Mezzaluna Rossa, ha descritto la condizione della popolazione come una “catastrofe umanitaria senza precedenti” e ha avvisato che le circostanze continuano a peggiorare.
In un video pubblicato sui social media, Farsakh ha evidenziato come la chiusura dei valichi di accesso alla Striscia, protrattasi per oltre quattro mesi, abbia impedito l’ingresso di cibo, acqua potabile e medicinali. “Questa situazione ha creato un’emergenza in cui le persone stanno letteralmente morendo di fame”, ha dichiarato il portavoce, mettendo in evidenza l’aumento dei ricoveri in ospedale dovuti a malnutrizione, in particolare tra i bambini, le donne incinte e gli anziani.
La Risposta dell’Esercito Israeliano
Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno rilasciato una dichiarazione per contestare le affermazioni della Mezzaluna Rossa. Secondo l’esercito, “siamo consapevoli del valore calorico di ogni camion che entra nella Striscia di Gaza e di quanti individui essi possono sostenere”. Stando alle IDF, ci sarebbe una comunicazione diretta con i lavoratori della distribuzione locale e le organizzazioni umanitarie, affermando che Hamas utilizza immagini di bambini malnutriti provenienti dallo Yemen e risultati falsificati tramite intelligenza artificiale.
L’esercito israeliano ha ammesso che vi sono malattie nella Striscia di Gaza, specialmente tra i bambini, ma ha chiarito che tali problematiche non sono dovute alla malnutrizione. “Ci potrebbero essere difficoltà nell’accesso al cibo, e stiamo cercando di espandere le operazioni di aiuto per farvi fronte”, hanno aggiunto. Inoltre, hanno dichiarato di avere a disposizione 950 camion di aiuti sul lato palestinese del valico con Israele, ma che le organizzazioni internazionali, come l’ONU, non hanno ancora distribuito i beni alla popolazione locale.
Questa crisi si inserisce in un contesto di crescente tensione e insicurezza nella regione. Le organizzazioni umanitarie stanno lottando per fornire assistenza ai più vulnerabili, ma le restrizioni logistiche pongono enormi ostacoli. La situazione è ulteriormente complicata dalla diffidenza reciproca tra le diverse fazioni. Alcuni temono che le mire politiche prevalgano sulle inspiegabili esigenze umanitarie.
Il Ruolo delle Organizzazioni Internazionali
Le organizzazioni internazionali, tra cui l’ONU, sono costantemente sotto pressione per trovare soluzioni praticabili a questa emergenza. Il rapporto delle Nazioni Unite indica un incremento dei bisogni umanitari tra la popolazione di Gaza. In particolare, il settore sanitario è gravemente compromesso, ponendo a serio rischio la vita dei bambini e dei gruppi vulnerabili. Ci sono appelli per un’azione immediata al fine di prevenire ulteriori perdite di vite umane.
Negli ultimi mesi, l’accesso limitato a beni essenziali come cibo e medicinali sta provocando un’escalation della malnutrizione. Secondo le statistiche fornite da fonti ufficiali, il numero di persone colpite da malnutrizione nella Striscia di Gaza sta aumentando in modo esponenziale. Infatti, una recente indagine ha rivelato che circa 1,5 milioni di persone necessitano urgentemente di assistenza alimentare.
La comunità internazionale è chiamata a responsabile a rispondere a questa crisi, richiedendo un accesso sicuro e umanitario. Ci sono appelli anche per garantire che la distribuzione degli aiuti avvenga senza ostacoli, in modo da poter salvaguardare la vita di coloro che vivono in questa enclave.
Restare informati e continuiamo a seguire le sviluppi della situazione a Gaza, per garantire che le voci di chi soffre vengano ascoltate e che le necessità di base, come cibo, acqua e cure mediche, vengano soddisfatte. Le speranze di stabilità e pace nella regione possono sembrare lontane, ma ogni sforzo per alleviare la sofferenza umana è fondamentale. Fonti ufficiali come l’ONU e la Mezzaluna Rossa rimangono importanti riferimenti per la verità riguardo alla situazione in corso.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
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