Gaza: Smotrich, ministro israeliano, la definisce ‘miniera d’oro immobiliare’ per progetti futuri.
Smotrich Annuncia Nuove Costruzioni nella Giudea e Samaria
L’Israeli Ministero delle Finanze, Bezalel Smotrich, ha recentemente tenuto una conferenza stampa accanto al nuovo insediamento di Ma’ale Adumim, presentando un piano ambizioso per incrementare la presenza ebraica nella zona E1 della Cisgiordania. Durante l’evento, il ministro ha rivelato l’intenzione di approvare la costruzione di oltre 3.000 unità abitative, scuole, strutture sanitarie e un country club all’interno di un progetto controverso, suscitando vaste polemiche sia a livello locale che internazionale.
Le Dichiarazioni di Smotrich
Smotrich ha descritto la Striscia di Gaza come una “miniera d’oro immobiliare che si autofinanzia”. Durante un convegno immobiliare a Tel Aviv, ha enfatizzato l’importanza di investire in questo territorio, affermando che le risorse già spese nella guerra giustificano la necessità di ristrutturare l’area. Secondo Smotrich, “la demolizione iniziale è già stata fatta, adesso dobbiamo costruire”. Queste dichiarazioni sembrano allinearsi con un approccio che mira a ristabilire la presenza israeliana in aree strategiche, un tema caro alla sua coalizione politica di destra.
L’incontro ha rivelato anche che Smotrich ha già avviato trattative con funzionari americani riguardo queste progettualità. Questo paragone con la visione di Donald Trump di trasformare Gaza in una “riviera” controllata dagli Stati Uniti ha evidenziato le continue tensioni regionali e le divergenze di opinioni all’interno del governo israeliano. Nonostante le dichiarazioni di Smotrich, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha recentemente affermato che Israele non intende rioccupare il territorio.
L’Offensiva Militare a Gaza
Nel frattempo, le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno lanciato un’offensiva terra a Gaza City, segnalando una fase critica nel conflitto con il gruppo terroristico Hamas. Circa 400.000 palestinesi sono stati costretti a evacuare, cercando rifugio in aree designate dal governo israeliano. Le IDF hanno comunicato che, a causa dell’operazione “Carri di Gedeone 2”, il centro di Gaza è diventato un campo di battaglia significativo, con l’obiettivo di neutralizzare le operazioni di Hamas.
Fonti delle IDF stimano che prima dell’operazione nella città vi fosse una popolazione di circa un milione di persone. La situazione umanitaria si è aggravata, con strade affollate e una seconda via di evacuazione aperta per facilitare il movimento degli sfollati.
Riguardo gli Ostaggi e i Rischi Umani
Il ministro della Difesa, Israel Katz, ha lanciato un avvertimento chiaro: “Se Hamas non rilascerà gli ostaggi, Gaza sarà distrutta”. Queste affermazioni segnano l’intensificarsi della retorica bellica all’interno del governo israeliano. Katz ha riferito che nella recente offensiva sono state distrutte venticinque “torri del terrore”, sottolineando la determinazione israeliana nell’affrontare la minaccia di Hamas.
Dall’inizio degli scontri, almeno 62 persone sono decedute come conseguenza degli attacchi, la maggior parte delle quali a Gaza City. Questi dati, riportati da fonti sanitarie, pongono in evidenza la gravità della crisi umanitaria che si sta sviluppando.
Il Prossimo Incontro tra Netanyahu e Trump
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha annunciato che si incontrerà con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, il 29 settembre alla Casa Bianca. Questo incontro segna il quarto tra i due leader, il primo dopo l’attacco israeliano alla leadership di Hamas. In preparazione a questo incontro cruciale, Netanyahu ha confermato che qualsiasi operazione nella regione è stata esclusivamente una decisione di Israele, non comunicata anticipatamente agli Stati Uniti.
Secondo Netanyahu, un’azione più consistente da parte del Qatar potrebbe facilitare la liberazione degli ostaggi palestinesi. La sostenibilità della situazione richiede un’attenta analisi delle opzioni politiche e militari disponibili, tenendo presente le implicazioni a lungo termine per la stabilità della regione.
In questo clima teso, rimane da vedere come si evolveranno le dinamiche tra il governo israeliano, Hamas e i vari attori internazionali coinvolti.
Fonti Ufficiali:
- Forze di Difesa Israeli (IDF)
- Ministero delle Finanze di Israele
- Governo di Israele
- Al-Jazeera
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