Gaza vive una carestia: Guterres chiede la fine di questo incubo umano.

Crisi Alimentare a Gaza: La Situazione Attuale
GAZA (ITALPRESS) – La Classificazione Integrata delle Fasi della Sicurezza Alimentare (IPC), un sistema di monitoraggio della fame che coinvolge enti governativi e organizzazioni non governative (Ong), ha lanciato un allarme grave: nella Striscia di Gaza si sta verificando “lo scenario peggiore, la carestia”. Le difficoltà di accesso umanitario, i continui sfollamenti e i conflitti prolungati hanno aggravato la situazione. Secondo l’IPC, crescenti evidenze dimostrano che fame, malnutrizione e malattie diffuse stanno contribuendo a un incremento preoccupante dei decessi correlati alla fame.
Recenti dati indicano che i consumi alimentari nella Striscia di Gaza hanno raggiunto le soglie critiche, in particolare a Gaza City, dove si segnala un incremento della malnutrizione acuta. L’IPC ha sottolineato l’urgenza di un intervento immediato per porre fine alle ostilità e consentire una risposta umanitaria senza ostacoli. L’unico modo per fermare ulteriori perdite di vite umane e sofferenze è un accesso umanitario completo e su larga scala.
Le Avvertenze delle Organizzazioni Internazionali
Sono molteplici le organizzazioni che si stanno occupando della situazione a Gaza. Tra queste, la FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura), il PAM (Programma Alimentare Mondiale) e l’UNICEF hanno pubblicato una nota congiunta, avvisando che il tempo per organizzare una risposta umanitaria su vasta scala sta per scadere. Questa dichiarazione arriva alla luce delle ultime valutazioni dell’IPC, che testimoniano condizioni di sicurezza alimentare catastrofiche per centinaia di migliaia di persone.
Il conflitto incessante, insieme al crollo dei servizi essenziali e alle severe limitazioni alla fornitura di aiuti umanitari, ha reso la vita insostenibile per la popolazione di Gaza. Secondo le ultime statistiche, il consumo alimentare ha subìto un crollo preoccupante, evidenziando che più di un terzo della popolazione (39%) vive giorni interi senza cibo. Circa 500.000 persone, ovvero quasi un quarto dell’intera popolazione, stanno affrontando condizioni simili alla carestia, mentre il resto manifesta livelli di fame di emergenza.
Altro dato significativo riguarda la malnutrizione acuta, che ha raggiunto livelli allarmanti. A Gaza City, i tassi di malnutrizione tra i bambini di età inferiore ai cinque anni sono quadruplicati in due mesi, arrivando al 16,5%. Queste cifre indicano un grave deterioramento della salute nutrizionale dei bambini e un considerevole rischio di morte correlata a fame e malnutrizione.
Le Dichiarazioni di António Guterres
António Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite, ha esternato la sua preoccupazione riguardo alla situazione a Gaza. “L’ultimo allarme dell’IPC conferma le nostre paure: Gaza è sull’orlo della carestia”, ha affermato in una nota diffusa dal suo ufficio. Guterres ha descritto la situazione come una catastrofe umanitaria di proporzioni epiche, un dramma che si sta manifestando sotto i nostri occhi. Ha sollecitato un flusso costante di aiuti – cibo, acqua, medicine e carburante – senza ostacoli.
Il Segretario Generale ha evidenziato l’urgenza di un cessate il fuoco umanitario immediato e permanente e del rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi. Il suo appello è chiaro: la comunità internazionale deve agire ora per rispondere a questa crisi. Guterres ha concluso affermando che questa è una prova della nostra comune umanità, una sfida che non possiamo permetterci di fallire.
Le condizioni attuali nella Striscia di Gaza richiedono l’attenzione immediata e coordinata della comunità globale. Le speranze di milioni di persone dipendono dall’implementazione di misure rapide ed efficaci per alleviare la crisi alimentare e umanitaria. È fondamentale agire affinché si possa evitare un ulteriore aggravamento della situazione.
Fonti ufficiali: IPC, FAO, PAM, UNICEF.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
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