Genova lancia il primo progetto di educazione sessuale e affettiva a gennaio.
Bruzzone ha specificato che il focus dell’educazione non è tanto sull’atto sessuale in sé, ma sulla consapevolezza del proprio corpo e del corpo altrui, indipendentemente dal genere. “Vogliamo insegnare ai bambini che è possibile dire di no e che il rispetto è alla base di ogni interazione,” ha concluso.
Il progetto ha attirato l’attenzione di esperti e educatori, che hanno già espresso interesse nel parteciparvi attivamente. La riuscita di un’iniziativa di questo tipo potrebbe essere un modello replicabile in altri contesti, dimostrando che è possibile affrontare temi delicati in modo costruttivo.
Durante l’evento erano presenti anche i rappresentanti dei centri antiviolenza e i dirigenti scolastici, segno dell’importanza di una rete di supporto e collaborazione su una questione così cruciale. L’educazione sessuale e affettiva, vista come chiave per il rispetto reciproco e la costruzione di relazioni sane, rappresenta un passo imprescindibile nella formazione delle nuove generazioni.
Grazie a iniziative come queste, Genova si pone come esempio di proattività e responsabilità sociale, con la speranza di avviare un cambiamento profondo e duraturo nella cultura collettiva.
-Foto Comune di Genova-(ITALPRESS).
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