Ginevra: madri degli ostaggi israeliani incontrano il presidente della Croce Rossa per un appello urgente.
Incontro Cruciale a Ginevra per le Madri degli Ostaggi Israeli
ROMA (ITALPRESS) – A Ginevra, una delegazione di madri di ostaggi israeliani rapiti da Hamas ha avuto un incontro significativo con la presidente del Comitato Internazionale della Croce Rossa, Mirjana Spoljaric Egger. L’incontro è stato reso noto attraverso una comunicato congiunto emesso dal ministero israeliano degli Affari Esteri, dal ministero della Salute e dall’ufficio per gli Ostaggi, i rimpatriati e i dispersi presso l’Ufficio del primo ministro d’Israele.
Rapporto Speciale sulle Condizioni degli Ostaggi
Durante questa importante riunione, è stato presentato un rapporto dettagliato sulle condizioni mediche e psicologiche di coloro che sono riusciti a tornare a casa. Le madri, insieme a rappresentanti del ministero della Salute e all’ambasciatore d’Israele presso le Nazioni Unite, hanno evidenziato l’urgenza di intervenire per migliorare la situazione degli ostaggi ancora detenuti. Hanno chiesto azioni immediate per facilitare il loro rilascio e ritorno alle famiglie.
Il rapporto discusso include informazioni mediche e psicologiche raccolte a partire dalle testimonianze di 12 sopravvissuti, grazie all’operazione “Ali di Libertà” svolta tra gennaio e febbraio 2025. Inoltre, è stato realizzato attraverso interviste con professionisti della salute che hanno trattato i rimpatriati. Le autorità israeliane hanno assicurato che queste informazioni sono state ottenute con il consenso dei soggetti coinvolti, rispettandone la privacy e la dignità.
Le Condizioni di Prigionia e i Segnali di Abuso
Il rapporto, purtroppo, contiene dettagli “difficili da digerire” sulle condizioni in cui gli ostaggi sono stati detenuti. I dati raccolti evidenziano modelli inquietanti di abusi, negligenza medica e condizioni subumane, che possono costituire tortura e violazioni gravi del diritto umanitario internazionale. I rimpatriati raccontano di un ambiente progettato per infliggere danni fisici e psicologici, portando alla degradazione della dignità umana e all’imposizione di un controllo mentale e fisico.
Il personale medico impegnato nei reparti di ammissione ha anche segnalato gravi problematiche sanitarie tra i sopravvissuti, molte delle quali avrebbero potuto essere evitate con cure adeguate e tempestive. Il rapporto analizza una serie di abusi subiti dagli ostaggi, inclusi isolamento prolungato, mancata assistenza per le ferite, molestie sessuali e intenso terrore psicologico inflitto dai guardiani di Hamas.
Secondo quanto dichiarato, gli ostaggi hanno subito continui abusi fisici e psicologici come parte di un processo di disumanizzazione sistematica. Questa drammatica situazione, stando alle affermazioni del rapporto, contribuisce ad aumentare la già pesante sofferenza di chi è rimasto in cattività.
Appello Urgente alle Autorità Internazionali
Le madri degli ostaggi, supportate dai rappresentanti governativi, hanno espresso preoccupazione per il prolungato silenzio della comunità internazionale sulle condizioni in cui versano gli ostaggi attualmente sotto il controllo di Hamas. Il rapporto si propone non solo come testimonianza delle sofferenze vissute, ma anche come un appello urgente affinché le istituzioni competenti adottino misure concrete in favore della loro liberazione.
In questo contesto, è fondamentale che le autorità e le organizzazioni umanitarie non ignorino i risultati di questo rapporto, volto a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle atrocità che continuano a essere perpetrate.
Il lavoro di raccolta informazioni effettuato ha rispettato i diritti dei sopravvissuti attraverso un attento ascolto. Attraverso tali testimonianze, le autorità israeliane mirano a mettere in evidenza non solo l’urgenza del rilascio degli ostaggi, ma anche la necessità di avviare processi di cura e recupero per i rimpatriati.
Le speranze di queste madri, e di tutte le famiglie toccate da questa tragedia, rimangono salde mentre continuano a lavorare per portare a casa i propri cari. Questo incontro a Ginevra rappresenta solo un passo in un lungo percorso di lotta per la giustizia e per il ripristino della dignità umana.
Fonti ufficiali: Ministero degli Affari Esteri di Israele, Comitato Internazionale della Croce Rossa.
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