Giorgetti: «Lo spread a 80 punti non è un trofeo, ma un vantaggio per tutti»
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha sottolineato l’importanza del calo dello spread a 80 punti rispetto ai 250 precedenti, evidenziando il risparmio sugli interessi che favorisce famiglie e imprese. Ha criticato le ricette del Fondo Monetario Internazionale, suggerendo di superarne le previsioni prudenziali. Sul fronte dei salari, ha evidenziato il recupero dei contratti pubblici e ha invitato le parti private a riconoscere aumenti salariali. Ha inoltre evidenziato le difficoltà legate alla transizione green nel settore automotive, definendola un fallimento europeo, e ha chiamato le istituzioni europee a riflettere sulle sfide rappresentate dalle criptovalute e stablecoin.
Giorgetti sullo Spread, il Fondo Monetario, salari e sfide europee
ROMA (ITALPRESS) – Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo in Aula al Senato, ha invitato a riflettere sulle implicazioni legate all’andamento dello Spread. «Non vado in giro con il trofeo dello Spread a 80 punti, ma se fosse rimasto a 250 quanto avremmo speso in interessi in più sul bilancio e quindi quanto meno spazio avremmo avuto per famiglie e imprese?» ha spiegato, sottolineando come questo risultato sia un guadagno per tutti gli italiani e non solo per il governo in carica.
Riguardo al Fondo Monetario Internazionale, il ministro ha evidenziato come quest’ultimo operi da una posizione spesso troppo distante dalla realtà quotidiana delle persone. Secondo Giorgetti, le ricette proposte dal Fondo non sempre hanno funzionato storicamente, anche se rappresentano comunque uno stimolo utile. È importante, ha aggiunto, riuscire a superare in termini di crescita le previsioni spesso prudenti avanzate proprio da questo organismo.
Sui temi salariali, in particolare nel settore pubblico, il ministro ha ricordato che sono stati recuperati contratti bloccati e si stanno rinegoziando nuove intese per mantenere il passo con i tempi. «Il mio appello riguarda soprattutto i datori di lavoro privati – ha sottolineato – affinché riconoscano aumenti salariali adeguati ai lavoratori, facendo la loro parte in questo processo».
Infine, ha voluto porre l’attenzione sulle responsabilità dell’Europa nell’ambito dell’industria automobilistica e della transizione ecologica, definita da Giorgetti una fase disastrosa che ha penalizzato l’economia europea. Sul fronte finanziario, ha indicato la necessità che le istituzioni europee, a partire dalla Banca Centrale Europea, affrontino con urgenza i grandi cambiamenti legati al fenomeno emergente delle criptovalute e delle stablecoin.
Giorgetti sullo Spread, salari, automotive e regolamentazione europea delle criptovalute
Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, è intervenuto in Aula al Senato per fare il punto sulla situazione economica e sui principali temi che interessano il Paese. Riguardo allo spread, ha invitato a riflettere sui benefici del recente calo, sottolineando che un livello stabile a 250 punti avrebbe comportato un maggior esborso in interessi sul bilancio pubblico, riducendo così le risorse disponibili per famiglie e imprese. Questo risultato positivo, ha rimarcato, non rappresenta un vantaggio esclusivo per il governo attuale, ma per l’intera collettività italiana.
Sull’FMI, Giorgetti ha espresso una certa distanza critica, definendolo un’istituzione che opera in una condizione di comfort, lontana dai problemi concreti delle persone. Le ricette suggerite in passato non sempre si sono rivelate efficaci, benché costituiscano un utile stimolo a migliorare. Ha evidenziato come il superamento delle previsioni estremamente prudenti del Fondo Monetario Internazionale in termini di crescita economica sia un segnale positivo per l’Italia.
Passando al tema dei salari, il ministro ha evidenziato i progressi fatti nel pubblico impiego con il recupero di contratti fermi da tempo e il processo di rinnovo in corso. Ha inoltre rivolto un appello al mondo privato affinché riconosca aumenti salariali ai lavoratori, facendo la propria parte per sostenere il potere d’acquisto e la stabilità sociale.
Infine, Giorgetti ha criticato la gestione europea della transizione verso un modello green nel settore automotive, definendola un fallimento che ha penalizzato l’economia del continente. Ha altresì sollecitato le istituzioni europee, in primis la Banca Centrale Europea, ad affrontare con urgenza le sfide derivanti dalla diffusione delle criptovalute e delle stablecoin, indicando questa come una vera e propria rivoluzione epocale che richiede nuove forme di regolamentazione e supervisione.
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