Grani di miglio: cosa sono, perché compaiono e come eliminarli in sicurezza
La comparsa dei grani di miglio ha cause diverse a seconda dell’età. Nei neonati, questi puntini bianchi sono molto comuni e generalmente temporanei. Si formano a causa di una ritenzione momentanea di sebo, legata alla presenza degli ormoni materni che circolano ancora nell’organismo del piccolo. Non rappresentano alcun pericolo e tendono a scomparire spontaneamente in poche settimane, man mano che la pelle del bambino matura e si stabilizza.
Negli adolescenti e negli adulti, invece, l’origine dei grani di miglio è quasi sempre un accumulo di cheratina all’interno dei follicoli piliferi. Può trattarsi di un fenomeno spontaneo, legato alla naturale fisiologia della pelle, ma spesso entra in gioco anche una predisposizione individuale.
Altri fattori contribuiscono alla loro comparsa, rendendola più frequente o persistente. Una prolungata esposizione ai raggi ultravioletti, ad esempio, può ispessire lo strato superficiale dell’epidermide, facilitando la formazione delle cisti. Una pulizia del viso inadeguata o l’uso di cosmetici troppo occlusivi, ricchi di oli e siliconi, può favorire l’ostruzione dei follicoli. Anche piccole cicatrici, abrasioni, esiti di acne o dermatiti che irritano o infiammano il bulbo pilifero possono predisporre all’accumulo di cheratina.
Sebbene siano antiestetici e talvolta fastidiosi, i grani di miglio non indicano alcuna malattia dermatologica grave. Tuttavia, se compaiono frequentemente o si localizzano in un’area particolarmente sensibile, può essere utile capire come prevenirli e, quando necessario, come eliminarli in modo sicuro.
