Hawley indaga Meta per chatbot che flirtano con i minori, preoccupazioni crescenti sui rischi.
Parole dure contro Big Tech
“C’è qualcosa che Big Tech non farebbe per guadagnare velocemente?” ha commentato Hawley in un post su X (ex Twitter) che annunciava l’apertura dell’inchiesta. Questa è una questione cruciale, che mette in luce la responsabilità delle grandi aziende tecnologiche nel proteggere i giovani utenti.
Il senatore Hawley presiede il Sottocomitato del Senato per la Giustizia su Crimine e Controterrorismo, e ha dichiarato che l’indagine si concentrerà non solo sulle possibili conseguenze dannose delle tecnologie di Meta sui minori, ma anche su eventuali false dichiarazioni da parte dell’azienda in merito alle proprie misure di sicurezza. Secondo quanto riporta l’agenzia Reuters, che ha svelato la notizia, i documenti intitolati “GenAI: Content Risk Standards” mostrano che i chatbot erano autorizzati a instaurare dialoghi romanticizzati, anche con bambini di appena 8 anni.
