Ho provato una delle prime auto a guida autonoma nel Regno Unito: un’esperienza unica!
Questa tecnologia è progettata per rispondere al mondo in modo più fluido e reagire in modo più umano a quegli scenari inaspettati che terrorizzano i produttori di auto autonome. Durante il mio viaggio ha fatto esattamente questo. Cantieri, conducenti inesperti, gruppi di ciclisti, e persino una persona con le stampelle che si è avvicinata alla strada — ha gestito ciascun ostacolo con abilità, anche se in modo più cauto di quanto probabilmente farebbe un londinese. Il momento più angosciante è arrivato quando un uomo non vedente è uscito con il suo bastone tra due auto parcheggiate — una scena così significativa che ho dovuto chiedere all’azienda se fosse stata organizzata (non lo era) — ma prima che potessi reagire, l’auto aveva già rallentato e cambiato direzione.
Quando siamo tornati nel compound di Wayve, mi sono reso conto di aver smesso di domandarmi chi stesse guidando. Era solo il ripetersi dell’allerta acustica a segnalare che il nostro conducente di sicurezza era tornato al controllo. Sembra che la mia mente abbia finalmente accettato l’autonomia, almeno quella versioni londinese. È più grezza, meno fantascientifica, più umana. E forse questo è il punto.
Considera di utilizzare fonti ufficiali riguardo ai progressi della tecnologia dei veicoli autonomi, come rapporti di istituzioni governative, aziende tecnologiche o articoli di riviste specializzate.
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