I terremoti più devastanti della storia: dai record di Kamchatka a Fukushima.

I terremoti più devastanti della storia: dai record di Kamchatka a Fukushima.

I terremoti più devastanti della storia: dai record di Kamchatka a Fukushima.

Un Terremoto Devastante Colpisce l’Estremo Oriente Russo

Mercoledì, la regione dell’Estremo Oriente della Russia è stata colpita da un potente terremoto di magnitudo 8.8, generando onde di tsunami che hanno raggiunto le coste del Giappone, Hawaii e Alaska. Le autorità di vari Paesi del Pacifico hanno subito emesso allarmi e ordini di evacuazione nelle zone più a rischio. Questo evento catastrofico rientra tra i terremoti più significativi della storia recente e ha destato preoccupazione a livello globale.

Come segnalato dall’agenzia di stampa ufficiale russa, il Ministro della Protezione Civile, Alexander Chupriyan, ha affermato: “Stiamo monitorando attentamente la situazione e collaboriamo con le agenzie internazionali per garantire la sicurezza delle comunità vulnerabili”. Il terremoto ha anche fatto scattare un allerta tsunami in America Latina e nelle isole del Pacifico, persino fino alla Nuova Zelanda, con esperti che avvertono che il pericolo potrebbe durare oltre 24 ore.

I Terremoti Più Potenti della Storia

Nel contesto di questa emergenza, risulta importante rivedere alcuni dei terremoti più potenti mai registrati, secondo dati del Servizio Geologico degli Stati Uniti (USGS). La seguente lista offre una panoramica di eventi che hanno segnato la storia e cambiato il corso delle nazioni colpite:

1. **Biobío, Cile (1960)**: Questo terremoto, noto come il grande terremoto di Valdivia, è stato il più forte mai registrato, con una magnitudo di 9.5. Ha provocato oltre 1.600 morti e generato uno tsunami devastante che ha colpito le coste del Cile e oltre.

2. **Alaska, USA (1964)**: Un evento di magnitudo 9.2 ha scosso Prince William Sound per quasi cinque minuti. Le conseguenze sono state tragiche: oltre 130 vittime, frane devastanti e inondazioni create da onde gigantesche.

3. **Sumatra, Indonesia (2004)**: Con magnitudo di 9.1, questo terremoto ha causato uno tsunami che ha devastato l’Asia meridionale, portando alla morte di circa 230.000 persone, di cui più di 167.000 solo in Indonesia. Le parole del Presidente indonesiano di allora, Susilo Bambang Yudhoyono, rispecchiarono il dolore di una nazione: “Un disastro senza precedenti che ha colpito il cuore della nostra nazione”.

4. **Tohoku, Giappone (2011)**: Un terremoto di magnitudo 9.1 ha colpito al largo della costa nordorientale del Giappone, causando oltre 18.000 morti e una crisi nucleare a Fukushima. Il Primo Ministro giapponese, Naoto Kan, dichiarò: “Non abbiamo mai visto una catastrofe di tale scala”.

5. **Kamchatka, Russia (1952)**: Questo terremoto di magnitudo 9 ha generato uno tsunami con onde che hanno raggiunto anche le Hawaii. A dispetto dell’assenza di vittime, l’onda ha avuto un impatto significativo nell’Oceano Pacifico.

6. **Biobío, Cile (2010)**: Un altro terribile terremoto di magnitudo 8.8 ha colpito il Cile centrale, causando più di 500 morti e ingenti danni infrastrutturali.

7. **Esmeraldas, Ecuador (1906)**: Con magnitudo 8.8 e un conseguente tsunami, ha registrato circa 1.500 morti, con effetti avvertiti fino a San Francisco e Giappone.

8. **Isole Rat, Alaska (1965)**: Il terremoto di magnitudo 8.7 ha generato tsunami con onde fino a 11 metri. Anche se i danni furono limitati, l’evento ha sottolineato la vulnerabilità della regione.

9. **Tibet (1950)**: Un terremoto di magnitudo 8.6 ha portato al decesso di almeno 780 persone e ha distrutto decine di villaggi. Le frane che ne seguirono provocarono onde mortali nei fiumi locali.

10. **Sumatra, Indonesia (2012)**: Un altro evento significativo di magnitudo 8.6 al largo della costa di Sumatra settentrionale ha aumentato la pressione sulla faglia, preludio dell’orrendo tsunami del 2004.

Secondo l’USGS, i terremoti sono eventi naturali che non possono essere previsti con certezza. Il loro impatto dipende da vari fattori, tra cui la localizzazione, la profondità e la densità della popolazione nelle aree colpite. È imperativo quindi che le nazioni continuino a investire nella preparazione e nell’educazione riguardo a questi fenomeni.

Questi eventi tragici ci ricordano che, nonostante i progressi tecnologici, il nostro mondo è ancora sottoposto a forze della natura che possiamo solo studiare e mitigare, mai completamente domare.

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