ICE crea un panopticon sui social media per monitorare e controllare l’utenza.

ICE crea un panopticon sui social media per monitorare e controllare l’utenza.

La Sorveglianza Online degli Immigrati da Parte di ICE Con l'agenzia dell'Immigrazione e delle...

La Sorveglianza Online degli Immigrati da Parte di ICE

Con l’agenzia dell’Immigrazione e delle Dogane (ICE) che sta intensificando le operazioni di raid negli Stati Uniti, emerge una nuova preoccupazione: l’espansione di un sistema di sorveglianza online che potrebbe monitorare milioni di utenti su internet. Secondo documenti federali resi noti dal sito The Lever, ICE ha stanziato 5,7 milioni di dollari per utilizzare una piattaforma di monitoraggio sui social media alimentata da intelligenza artificiale, nota come Zignal Labs. Will Owen, direttore della comunicazione del Surveillance Technology Oversight Project (STOP), definisce questa situazione come un “attacco” alla democrazia e alla libertà di parola.

La piattaforma di informazioni in tempo reale è progettata per analizzare enormi quantità di dati disponibili al pubblico, come i post sui social media. Secondo il sito web di Zignal Labs, la tecnologia utilizza machine learning, visione artificiale e riconoscimento ottico dei caratteri per analizzare oltre 8 miliardi di post al giorno in più di 100 lingue. Questa capacità consente di elaborare e suddividere i dati in “feed di rilevazione curati,” che potrebbero essere utilizzati da ICE per segnalare individui potenzialmente soggetti a deportazione.

La Tecnica di Rilevamento e i Rischi Associati

Un opuscolo fornito da The Lever evidenzia la capacità di Zignal di catturare immagini e video geolocalizzati, fornendo avvisi e informazioni ai “operatori.” Per esempio, Zignal Labs ha utilizzato la sua tecnologia per analizzare un video su Telegram che mostrava “la posizione precisa di un’operazione in corso a Gaza.” La società afferma che il suo strumento ha identificato emblemi e distintivi per “confermare gli operatori coinvolti,” consentendo di informare gli operatori sul terreno. Questo significa che ICE potrebbe potenzialmente tracciare la posizione di qualcuno basandosi sulle informazioni geografiche collegate a un video pubblicato su TikTok o a una foto su Facebook.

ICE ha acquisito il contratto con Zignal Labs tramite Carahsoft, una società che fornisce soluzioni IT per le agenzie governative. Recentemente, Zignal Labs ha collaborato con la National Oceanic and Atmospheric Administration per analizzare eventi meteorologici provenienti da fonti pubbliche e online. Ha inoltre firmato un contratto con il Servizio Segreto degli Stati Uniti nel 2019 e collabora attivamente con il Dipartimento della Difesa e il Dipartimento dei Trasporti.


Sebbene la sorveglianza sui social media non sia una novità, la situazione attuale solleva preoccupazioni significative. Nel 2016, l’American Civil Liberties Union scoprì che la polizia utilizzava uno strumento sostenuto dalla CIA chiamato Geofeedia per monitorare i manifestanti contro la brutalità della polizia su Facebook, Twitter e Instagram. Ma con miliardi di dollari a disposizione, ICE ha ora la possibilità di impiegare una gamma di strumenti di monitoraggio sui social media, potenzialmente portando a arresti e deportazioni in tutto il paese.

“Con miliardi di dollari da investire in strumenti di sorveglianza, è estremamente preoccupante pensare fino a dove arriverà ICE nella sorveglianza dei social media,” afferma Owen. “ICE è un’agenzia che agisce senza leggi e utilizzerà il monitoraggio sui social media alimentato da intelligenza artificiale non solo per terrorizzare le famiglie di immigrati, ma anche per colpire gli attivisti che si oppongono ai loro abusi. Questo è un attacco alla nostra democrazia e al nostro diritto alla libertà di espressione, sostenuto da algoritmi e finanziato con i nostri soldi delle tasse.”

Inoltre, un rapporto recente di Wired ha rivelato che ICE prevede di assumere quasi 30 lavoratori per analizzare contenuti su Facebook, Instagram, TikTok, X, YouTube e altre piattaforme sociali per “localizzare individui che rappresentano un pericolo per la sicurezza nazionale.”

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