Il bluff che ha cambiato per sempre la mia carriera: la storia vera

Il bluff che ha cambiato per sempre la mia carriera: la storia vera

Il bluff che ha cambiato per sempre la mia carriera: la storia vera

Camila Raznovich, 51 anni, milanese, nota per il suo carattere “snob e radical chic” come lei stessa si definisce a TvTalk, è una figura iconica del panorama televisivo italiano. Conosciuta soprattutto dai millennial che hanno cresciuto guardando MTV, Raznovich è stata una delle veejay più amate e ha costruito la sua carriera in modo eclettico, passando dai programmi di informazione affettiva a format di divulgazione culturale. Tra i suoi programmi più celebri si ricordano LoveLine e Il Kilimangiaro con i suoi numerosi spin off, che ne hanno confermato la versatilità e il talento nel comunicare contenuti diversi al grande pubblico.

Il percorso professionale di Camila Raznovich: tra bluff e talento

In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Camila ha raccontato con la sua solita sincerità gli inizi della sua carriera, che definisce apertamente come un “bluff”. “Lo dico sempre anche alle mie figlie: la mia carriera a MTV è iniziata con un bluff, avevo 19 anni ed è un bluff che dura da 30. Perché? Beh, perché chiunque faccia il mio mestiere è un po’ un saltimbanco: che mestiere è il nostro?” spiega. La capacità di reinventarsi e di vivere con un pizzico di ironia il proprio lavoro è stata una chiave importante per il suo successo duraturo nel settore televisivo.

Camila non nasconde la dose di “cialtroneria” necessaria per emergere in questo ambiente: “Se c’è una dose di cialtroneria? Totalmente. A tutti noi è andata molto bene. A Roma dicono: ‘Ma magari ce cascano’. Ecco, ci sono cascati.” La conduttrice ammette di non avere una laurea e di aver fatto affidamento anche su una buona dose di fortuna, un riconoscimento importante che vuole trasmettere anche alle sue figlie, alle quali auspica di raggiungere traguardi accademici e professionali più solidi. Parlando della sua giovane carriera, ha raccontato: “All’inizio sì. Guadagnavo tanto, 90 mila sterline all’anno nel 1995. Un botto. Avevamo l’autista. Difficile mantenere i piedi per terra.”


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