Il CEO di Coinbase spiega il licenziamento di ingegneri che non hanno adottato subito l’IA.

Il CEO di Coinbase spiega il licenziamento di ingegneri che non hanno adottato subito l’IA.

Armstrong indica che questo evento ha trasmesso un messaggio chiaro: l’intelligenza artificiale non è facoltativa all’interno di Coinbase. Sorprendentemente, un numero limitato di persone è stato allontanato, ma la situazione ha messo in luce la resistenza di alcuni ingegneri a investire pochi minuti della loro settimana per esplorare un assistente AI. Questo comportamento ha suscitato diverse reazioni in tutta l’industria tecnologica, al punto che molti hanno riflettuto su quanto fosse criticabile l’atteggiamento di alcuni professionisti.

Coinbase non ha fornito dichiarazioni ufficiali riguardo a questo episodio. Nel frattempo, Armstrong ha intensificato l’impegno nella formazione, organizzando incontri mensili in cui i team più brillanti condividono le loro scoperte relative all’uso creativo dell’AI.

I Confini dell’AI nella Scrittura del Codice

Un interessante punto di vista è stato sollevato anche da Collison, che ha iniziato a programmare fin dall’infanzia. Ha messo in discussione quanto le aziende dovrebbero effettivamente contare sul codice generato dall’intelligenza artificiale. “È chiaro che l’AI è molto utile per aiutarti a scrivere codice, ma resta da vedere come gestire un codice basato su AI”, ha commentato.

Armstrong ha concordato con questa osservazione, mostrando una certa apertura al dibattito. Infatti, come riportato da TechCrunch, un ex ingegnere di OpenAI ha descritto il repository centrale di codici dell’azienda come “un po’ una discarica”. L’ingegnere ha rivelato che la direzione ha iniziato a dedicare risorse a migliorare questa situazione.


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