Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu conferma la sovranità marocchina sul Sahara Occidentale.
Il Riconoscimento della Sovranità del Marocco sul Sahara da parte dell’ONU
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha fatto un passo significativo riconoscendo la sovranità del Marocco sul Sahara occidentale attraverso la risoluzione numero 2797. Il voto avvenuto a New York rappresenta un momento cruciale nella storia della regione: undici paesi hanno espresso il loro sostegno, mentre tre si sono astenuti, tra cui Russia, Cina e Pakistan. L’Algeria, che da tempo ha una posizione contraria a quella del Marocco, non ha preso parte al voto, evidenziando ulteriormente il suo isolamento a livello internazionale.
La risoluzione ha prorogato il mandato della MINURSO, la missione delle Nazioni Unite nel Sahara, fino a ottobre 2026, includendo un obbligo di revisione strategica tra sei mesi. Questo aiuterà a valutare il futuro del mandato e a garantire che tutte le parti coinvolte – Marocco, Algeria, Mauritania e Fronte Polisario – partecipino attivamente ai negoziati. La risoluzione sottolinea anche la necessità di un censimento nei campi di rifugiati di Tinduf in Algeria, richiamando l’attenzione sulla situazione dei rifugiati, a cui l’Algeria è stata invitata a prestare maggiore attenzione.
Il Messaggio del Re del Marocco: Un Nuovo Inizio
Il Re del Marocco, Mohammed VI, ha accolto con favore la risoluzione del Consiglio di Sicurezza, descrivendola come una base solida per una soluzione politica definitiva riguardo alla questione del Sahara. In un discorso indirizzato al popolo marocchino, ha affermato che il paese procederà con l’aggiornamento e la formulazione dettagliata della Proposta di Autonomia, preparandosi a presentarla alle Nazioni Unite. Mohammed VI ha ribadito che questa proposta dovrà rappresentare l’unico terreno di negoziazione e ha espresso gratitudine agli Stati Uniti e ad altri paesi, come Francia e Spagna, per il loro supporto nel facilitare il processo.
Il sovrano ha sottolineato che, dopo cinquant’anni di sacrifici, il Marocco è pronto a inaugurare un nuovo capitolo nella sua storia, attraverso una soluzione consensuale basata sulla Proposta di Autonomia. La data del 31 ottobre 2025 assume un significato particolare, poiché segna un punto di svolta per l’integrità territoriale del Marocco. Il Re ha esortato alla costruzione di un Marocco unito, da Tangeri a Lagouira, dove i diritti e le frontiere storiche saranno rispettati.
Il re ha anche evidenziato che due terzi degli Stati membri delle Nazioni Unite considerano l’Iniziativa di Autonomia come l’unico quadro valido per risolvere la questione del Sahara. Questa prospettiva è rinforzata dal riconoscimento della sovranità economica del Marocco sulle sue province del sud, supportata da varie potenze economiche mondiali.
Le potenzialità di sviluppo economico per queste province sono immense e, secondo il re, ciò non solo aiuterà a stabilire la regione come polo di sviluppo ma anche a rafforzare la stabilità, influenzando positivamente anche il contesto regionale, incluse le aree circostanti del Sahel e del Sahara.
In questo scenario, il Marocco si trova a un bivio decisivo, con una maggiore consapevolezza internazionale sul suo diritto all’autodeterminazione e sul suo approccio alla questione del Sahara. Il sostegno crescente ha il potenziale di portare cambiamenti significativi, nonché opportunità di crescita e sviluppo per il paese.
Fonti ufficiali come il sito web dell’ONU e comunicati stampa del governo marocchino offrono ulteriori dettagli sui progressi recenti e sulle future iniziative.
Il percorso verso una soluzione del contenzioso si staglia come una prospettiva realistica, e le recenti dichiarazioni delle autorità marocchine lasciano intravedere un futuro di speranza e unità. Con le giuste politiche in atto e il continuo supporto della comunità internazionale, il Marocco potrebbe finalmente vedere realizzare la sua lunga aspirazione di una pace duratura e prosperità nel Sahara.
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