Il costo dell’illegalità: 39,2 miliardi che frenano la crescita economica italiana.

Il costo dell’illegalità: 39,2 miliardi che frenano la crescita economica italiana.

20250514_1707.jpg

Nel 2024, l’illegalità ha gravato sul settore commerciale italiano, costando 39,2 miliardi di euro e minacciando 276 mila posti di lavoro. Tra i fenomeni più impattanti figurano l’abusivismo, la contraffazione e il taccheggio. Un significativo numero di imprenditori avverte un deterioramento della sicurezza, con furti e vandalismi in aumento. Il 63,1% degli imprenditori sostiene che si dovrebbe denunciare, evidenziando una crescente fiducia nelle istituzioni. Confcommercio propone misure di contrasto all’abusivismo e al rafforzamento della sicurezza, mentre il governo si impegna a rispondere alle crescenti richieste di protezione da parte dei cittadini.

Impatti dell’illegalità sul commercio e la sicurezza nel 2024

Nel 2024, l’illegalità ha avuto un impatto significativo sulle imprese del commercio e dei pubblici esercizi, costando ben 39,2 miliardi di euro e mettendo a rischio circa 276 mila posti di lavoro regolari, con un lieve incremento rispetto all’anno precedente. Tra le varie forme di illegalità, l’abusivismo commerciale ha inciso per 10,3 miliardi di euro, seguito dalla ristorazione abusiva con 7,4 miliardi. La contraffazione ha causato perdite di 5,1 miliardi, mentre il taccheggio ha comportato un costo di 5,4 miliardi. Complessivamente, i costi della criminalità si aggirano intorno a 7,1 miliardi, mentre la cyber criminalità pesa per 3,9 miliardi.

Un’indagine condotta da Confcommercio ha rivelato che il 30% delle imprese del terziario ha avvertito un deterioramento della sicurezza, con i furti considerati il fenomeno criminale in maggiore crescita, seguiti da atti di vandalismo e rapine. Inoltre, il 21,3% degli imprenditori ha segnalato episodi di criminalità legati alle baby gang, con il 48% di questi preoccupato per la propria attività. Circa il 30% teme la mala movida, evidenziando problemi di degrado urbano e vandalismo.

Per far fronte a questi problemi, il 63,1% degli imprenditori ritiene fondamentale sporgere denuncia. Nel frattempo, oltre l’80% delle imprese ha investito in misure di sicurezza, come videosorveglianza e allarmi antifurto. Secondo Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, la crescente propensione a denunciare è un segnale positivo di fiducia nelle istituzioni e nella lotta contro l’illegalità.

Patrizia Di Dio, Vice Presidente di Confcommercio, ha delineato le proposte per affrontare l’abusivismo e migliorare la sicurezza, come il rafforzamento dei controlli e il coinvolgimento delle associazioni di categoria. Anche il sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni, ha sottolineato l’impegno del governo nel garantire sicurezza ai cittadini, evidenziando l’importanza di risposte efficaci contro la criminalità giovanile e l’implementazione di misure preventive.

Impatto dell’illegalità sul commercio e sulla sicurezza nel 2024

ROMA (ITALPRESS) – Nel 2024, l’illegalità ha avuto un costo significativo per le imprese del commercio e del settore pubblico, ammontando a ben 39,2 miliardi di euro. Questo fenomeno ha anche compromesso 276 mila posti di lavoro regolari, segnando un lieve incremento rispetto all’anno precedente. Tra le varie forme di illegalità, l’abusivismo commerciale rappresenta il costo più elevato con 10,3 miliardi di euro, seguito dall’abusivismo nella ristorazione con 7,4 miliardi, mentre la contraffazione ammonta a 5,1 miliardi e il taccheggio a 5,4 miliardi. Inoltre, le spese dovute alla criminalità generale e alla cyber criminalità sono rispettivamente di 7,1 miliardi e 3,9 miliardi.

Il report di Confcommercio rivela che il 30% delle imprese nel settore terziario avverte un deterioramento della sicurezza nel 2024. I furti sono considerati il delitto in maggiore aumento, con il 28% degli imprenditori concorde, seguito da vandalismi (25,4%) e rapine (25,3%). Anche se l’usura, un tema di crescente preoccupazione, è scesa al 20,6%, il 21,3% degli imprenditori ha segnalato eventi legati alle baby gang nella loro area. Molti temono anche il degrado urbano alimentato dalla mala movida, con casi di vandalismo e danni alle strutture al centro delle preoccupazioni.

Per affrontare tali problematiche, il 63,1% degli imprenditori ritiene fondamentale sporgere denuncia. Inoltre, il 60,1% percepisce un impatto negativo a causa dell’abusivismo e della contraffazione, evidenziando la concorrenza sleale. Per contrastare questi fenomeni, oltre l’82,9% delle imprese ha investito in misure di sicurezza, puntando principalmente su sistemi di videosorveglianza e allarmi antifurto. Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, sottolinea l’importanza della legalità come base della convivenza civile e della sicurezza.

Patrizia Di Dio, Vice Presidente di Confcommercio con delega alla Legalità e alla Sicurezza, propone diverse strategie per combattere l’illegalità, come aumentare le forze di polizia di prossimità e potenziare i controlli sul territorio. Infine, il sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni, ricorda come il governo stia lavorando incessantemente per rispondere alle necessità di sicurezza dei cittadini, mettendo in campo misure preventive e sanzionatorie contro la criminalità giovanile.

Non perderti tutte le notizie di economia su Blog.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *