Il declino della scuola italiana: l’impatto di Made in Italy e il modello 4+2.

Il declino della scuola italiana: l’impatto di Made in Italy e il modello 4+2.

Il declino della scuola italiana: l’impatto di Made in Italy e il modello 4+2.

A metà gennaio 2026 si attende con interesse il risultato delle immatricolazioni al nuovo “liceo” Made in Italy, che negli ultimi due anni ha registrato un clamoroso insuccesso, con meno di mille iscritti in tutta Italia. Questa iniziativa, promossa dal governo Meloni, offre un indirizzo di studi che si distacca dalle tradizionali modalità di insegnamento, suscitando non poche polemiche.

Un indirizzo scolastico controverso

Il liceo Made in Italy è descritto come un’alternativa al tradizionale percorso liceale, ma con significative differenze. Non è previsto lo studio del latino e la filosofia è ridotta a sole due ore settimanali nel triennio. Al contrario, l’offerta formativa include percorsi enogastronomici, da sempre presenti negli istituti alberghieri, e corsi per la produzione di saponette biologiche, che rientrano già nel programma di chimica cosmetica degli ITIS. Questa proposta innovativa è frutto dell’adattamento dei docenti, i quali si trovano a dover lavorare senza alcun libro di testo specifico, sfidando così le aspettative educative del nuovo indirizzo.

Gli insegnanti di diritto ed economia politica, sottolineano le difficoltà nel coinvolgere alunni quattordicenni su tematiche complesse per un numero elevato di ore settimanali. Per far fronte a questa sfida, si organizzano laboratori pratici dedicati ai prodotti DOC e IGP, cercando di rendere l’apprendimento più attrattivo e interattivo.


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